ChatGPT, ecco i lavori che possono sfruttare al massimo l'IA

Woman attends video conference on laptop
(Immagine:: Future)

Con l'IA generativa e chatbot come Google Bard e ChatGPT che acquisiscono sempre più importanza, molti lavoratori sono sempre più preoccupati del fatto che l'intelligenza artificiale possa presto prendere il loro posto, ma un recente studio suggerisce che in realtà non sarà così.

Una relazione scritta congiuntamente da ricercatori di Stanford e del MIT ha rilevato che l'intelligenza artificiale ha aumentato la produttività dei lavoratori di quasi il 14%, in particolare nella gestione delle chat e delle chiamate del servizio clienti, dove il tempo necessario ai lavoratori per trovare una risoluzione è stato ridotto.

Lo studio ha rilevato inoltre che i lavoratori meno qualificati e con meno esperienza hanno ampiamente beneficiato dell'IA, contribuendo ad attenuare la curva di apprendimento e di acquisizione di esperienza.

Per che lavori è utile l'IA generativa?

Nel complesso, lo studio ha riscontrato che i lavoratori altamente qualificati hanno beneficiato meno della tecnologia, anche se quest'ultima ha contribuito a innalzare il livello medio di competenza ed esperienza in generale, aiutando le aziende a ottenere risultati migliori nel loro complesso.

In sintesi, gli autori spiegano che "l'IA generativa che lavora a fianco degli esseri umani può avere un impatto positivo significativo sulla produttività e sulla fidelizzazione dei singoli lavoratori", sfatando alcuni timori che l'IA possa sostituire completamente i lavoratori umani.

Lo studio riflette sulla computazione, che finora si è limitata a far fronte a regole esplicite e quindi ha interessato solo i ruoli che gestiscono compiti ripetitivi. Con l'IA, invece, la sua capacità di essere addestrata su dati non classificati le ha permesso di svolgere anche compiti non di routine, come la codifica, la scrittura e la progettazione.

I ricercatori concludono con un giudizio generalmente positivo nei confronti dell'IA, citando l'aumento della produttività dei lavoratori, il miglioramento dell'opinione dei clienti e la riduzione del turnover dei dipendenti, anche se bisogna dire che le evoluzioni a lungo termine relative alla domanda di competenze, alla progettazione del lavoro, alle richieste dei clienti e ai salari devono ancora essere tracciate.

Uno sguardo più ampio al mondo del lavoro ha mostrato finora prove inconcludenti, con alcune aziende che hanno licenziato lavoratori a favore dell'IA, altre che cercano di attrarre nuovi talenti per far fronte all'IA e un dirigente IBM che suggerisce che l'IA non sostituirà i manager, ma che i manager che usano l'IA sostituiranno quelli che non la usano.

Giulia Di Venere

Giulia Di Venere è Editor Senior per TechRadar Italia e lavora con orgoglio al progetto da quando è nato.

Laureata in Lingue e Letterature Straniere all’Università Ca’ Foscari di Venezia, è una grande appassionata di cinema, libri, cucina e cinofilia.

Da sempre considera la scrittura lo strumento più efficace per comunicare, e scrivere per fare informazione, ogni giorno, è per lei motivo di grande soddisfazione.

Copre una grande varietà di tematiche, dagli smartphone ai gadget tecnologici per la casa, gestendo la pubblicazione dei contenuti editoriali e coordinando le attività della redazione.

Dalla personalità un po’ ambivalente, ama viaggiare tanto quanto passare il tempo libero nella tranquillità della propria casa, in compagnia del suo cane e di un buon libro.

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