OpenAI prepara chip personalizzati con Broadcom per sfidare Nvidia

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Il mercato dell’hardware per l’intelligenza artificiale continua a trasformarsi, con alcuni dei più grandi clienti di Nvidia alla ricerca di alternative più economiche e personalizzabili rispetto alle costose GPU. Sempre più aziende stanno infatti progettando i propri ASIC su misura per i carichi di lavoro, e in questo scenario Broadcom si sta ritagliando un ruolo centrale, grazie alla capacità di trasformare i design custom in chip e sistemi pronti alla produzione.

Secondo quanto riportato da The Next Platform in occasione della pubblicazione dei risultati finanziari del terzo trimestre, Broadcom ha appena ottenuto un quarto cliente per il suo programma XPU, che si aggiunge a Google, Meta e ByteDance. Le tempistiche e le indiscrezioni di settore lasciano pensare che si tratti proprio di OpenAI, al lavoro su un processore di inferenza chiamato Titan, guidato dall’ex ingegnere Google TPU Richard Ho.

Hock Tan, CEO di Broadcom, ha confermato senza citare direttamente OpenAI che uno dei nuovi partner ha già effettuato ordini di produzione per oltre 10 miliardi di dollari in sistemi rack basati su XPU. Le prime entrate derivate da questi ordini sono attese per il terzo trimestre fiscale del 2026, segno che l’impatto si farà sentire in tempi relativamente brevi.

È evidente che i principali clienti Nvidia non vogliono più dipendere esclusivamente dalle sue GPU. Puntando su ASIC custom, stanno scommettendo su maggiore efficienza e controllo, e Broadcom si propone come l’attore chiave in grado di trasformare questi progetti complessi in realtà industriale.

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