L’AI generativa rivoluziona la sicurezza, ma i dati isolati e le minacce avanzate restano un problema
Le aziende devono adattare le difese contro phishing evoluto e cyber attacchi sempre più sofisticati.

- Le ricerche di Ivanti evidenziano come la GenAI possa migliorare le operazioni di sicurezza, ma la presenza di dati isolati ne limita l’efficacia
- L’intelligenza artificiale malevola intensifica le minacce informatiche, rendendo necessarie difese più avanzate e una formazione mirata
- Per massimizzare i benefici della GenAI nella cybersecurity, saranno essenziali investimenti strategici nell’intelligenza artificiale
Gli strumenti di intelligenza artificiale generativa stanno rivoluzionando la cybersecurity, migliorando il rilevamento delle minacce, ottimizzando le operazioni di sicurezza, potenziando l’analisi predittiva e consentendo risposte in tempo reale.
Tuttavia, le ricerche di Ivanti evidenziano un paradosso: nonostante l'entusiasmo delle aziende, ostacoli come la frammentazione dei dati, attacchi di phishing sempre più avanzati e una carenza globale di esperti di sicurezza limitano il pieno potenziale della GenAI.
Un elemento chiave per implementare l'IA con successo e ottenere risultati mirati, come quelli offerti dai migliori website builder basati sull’intelligenza artificiale, è l’accessibilità ai dati. Tuttavia, lo studio di Ivanti riporta dati allarmanti: il 72% delle organizzazioni dichiara che le informazioni IT e di sicurezza restano intrappolate in silos, impedendo un’analisi approfondita essenziale per le applicazioni avanzate della GenAI.
Per superare questa sfida, le organizzazioni devono garantire l’accesso in tempo reale a dati puliti e uniformi su tutti i sistemi. Una gestione centralizzata delle informazioni consente di migliorare il rilevamento delle minacce, permettendo ai team di sicurezza di identificare rapidamente anomalie e possibili violazioni.
Inoltre, l’integrazione tra dati storici e in tempo reale potenzia le capacità predittive, consentendo alle squadre di valutare i rischi in modo proattivo.
Dall’altro lato, l’intelligenza artificiale generativa ha rafforzato gli strumenti a disposizione degli attori malevoli. Gli attacchi di phishing, in particolare, sono diventati molto più sofisticati. Secondo il sondaggio, il 45% degli intervistati li considera la minaccia più pericolosa basata su IA.
Questi attacchi rendono le difese tradizionali meno efficaci, e molte aziende non sono adeguatamente preparate. Sebbene il 57% delle organizzazioni utilizzi corsi di formazione contro il phishing, solo il 32% li ritiene davvero efficaci.
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Uno studio recente ha evidenziato una carenza globale di 4,8 milioni di professionisti della cybersecurity, una lacuna che rappresenta una sfida cruciale per le aziende che vogliono mantenere difese robuste.
I dati di Ivanti confermano questa problematica: un esperto di sicurezza su tre indica la mancanza di competenze come un ostacolo significativo. Tuttavia, la GenAI può migliorare la produttività, aiutando i team a gestire i carichi di lavoro in modo più efficiente.
Per ottenere risultati concreti, i programmi di formazione devono concentrarsi sui nuovi strumenti basati su IA e sul loro impatto nella sicurezza, consentendo ai professionisti di sfruttare appieno queste tecnologie. Colmare questo divario non solo rafforza le difese aziendali, ma migliora anche il morale delle squadre, riducendo lo scetticismo verso l’IA.
"Man mano che la GenAI evolve, è fondamentale comprenderne le implicazioni per la cybersecurity," ha dichiarato Robert Grazioli, Chief Information Officer di Ivanti.
"Senza dubbio, la GenAI fornisce strumenti potenti ai professionisti della sicurezza, ma allo stesso tempo offre agli attaccanti nuove capacità avanzate. Per contrastare questa minaccia, sono necessarie strategie innovative. Questo report fornisce alle aziende le informazioni essenziali per anticipare le minacce emergenti e proteggere in modo efficace i propri asset digitali."
Nato nel 1995 e cresciuto da due genitori nerd, non poteva che essere orientato fin dalla tenera età verso un mondo fatto di videogiochi e nuove tecnologie. Fin da piccolo ha sempre esplorato computer e gadget di ogni tipo, facendo crescere insieme a lui le sue passioni. Dopo aver completato gli studi, ha lavorato con diverse realtà editoriali, cercando sempre di trasmettere qualcosa in più oltre alla semplice informazione. Amante del cioccolato fondente, continua a esplorare nuove frontiere digitali, mantenendo sempre viva la sua curiosità e la sua dedizione al settore.