ChatGPT di nuovo fuori uso: chi c'è dietro il terzo attacco DDoS in due giorni?

A laptop screen on a green background showing the ChatGPT logo
(Immagine:: ChatGPT)

ChatGPT è di nuovo down, per la terza volta in due giorni. Ma cosa sta succedendo all'assistente AI più popolare del momento?

OpenAI sta indagando sulle segnalazioni di interruzioni del suo popolarissimo strumento di intelligenza artificiale ChatGPT e ritiene che possano essere dovute ad attacchi DDoS.

L'azienda ha segnalato per la prima volta il problema l'8 novembre e continua a lavorare a una soluzione. Non è chiaro chi possa esserci dietro gli attacchi, tuttavia OpenAI è stata oggetto di una serie di attacchi di recente e molti ipotizzano che possano essere collegati da un filo conduttore.

Chi c'è dietro gli attacchi?

OpenAI ha confermato che nella giornata di ieri c'è stato un problema con ChatGPT in seguito al quale è stata avviata un'indagine.

Alle 12:41, l'azienda ha affermato che era stata apportata una correzione e che avrebbe continuato a monitorare, ma l'interruzione non era stata risolta perché alle 17:23 OpenAI ha dichiarato: "Stiamo ancora assistendo a periodiche interruzioni di ChatGPT e dell'API".

Più tardi è stato pubblicato un aggiornamento sulla pagina di stato che ipotizzava la causa dell'interruzione: "Abbiamo a che fare con interruzioni periodiche dovute a un modello di traffico anomalo che riflette un attacco DDoS. Stiamo continuando a lavorare per mitigare questo problema".

Un'altra interruzione che OpenAI ha definito "Grave interruzione di servizio su ChatGPT e API", si è verificata la mattina dell'8 novembre. L'azienda ha dichiarato di aver avviato un'indagine alle 5:54 (PST) e di aver risolto il problema alle 7:46.

Un giorno prima, anche ChatGPT e le sue API hanno subito interruzioni parziali per circa due ore e mezza.

Subito dopo, Anonymous Sudan ha rivendicato gli attacchi di mercoledì. Ma perchè colpire ChatGPT?

Il gruppo hacker ha chiarito le sue motivazioni in un post Telegram intitolato:  "Alcune ragioni per cui abbiamo preso di mira OpenAI e ChatGPT". Anonymous Sudan ha accusato OpenAI di "cooperazione con lo stato di occupazione di Israele", sottolineando la disponibilità dell'amministratore delegato Sam Altman a investire maggiormente nello stato ebraico.

Anonymous Sudan sostiene inoltre che Israele utilizza l'AI per opprimere i palestinesi e che l'AI aiuta a sviluppare armi ed è utilizzata da agenzie di intelligence come il Mossad. Il gruppo accusa inoltre ChatGPT di avere un pregiudizio contro la Palestina.

Il post aggiunge anche: "OpenAI è una società americana, e stiamo prendendo di mira qualsiasi società americana".

TechRadar Pro ha chiesto a OpenAI di condividere ulteriori informazioni sul sospetto o sui sospetti attacchi DDoS e di fornire un commento in risposta alle accuse di Anonymous Sudan. 

Marco Silvestri
Senior Editor

Marco Silvestri è un Senior Editor di Techradar Italia dal 2020. Appassionato di fotografia e gaming, ha assemblato il suo primo PC all'età di 12 anni e, da allora, ha sempre seguito con passione l'evoluzione del settore tecnologico. Quando non è impegnato a scrivere guide all'acquisto e notizie per Techradar passa il suo tempo sulla tavola da skate, dietro la lente della sua fotocamera o a scarpinare tra le vette del Gran Sasso.

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