Allarme ransomware: nel 2024 attacchi e riscatti ai massimi storici
Attacchi in crescita del 65%, con LockBit e RansomHub tra i gruppi più pericolosi.

Il 2024 è stato un anno da record per gli attacchi ransomware, con un numero crescente di gruppi criminali, varianti di malware e riscatti più alti che mai, secondo un nuovo studio.
I ricercatori di BlackFog hanno rilevato che, rispetto al 2023, il numero di gruppi attivi è aumentato del 65%, arrivando a 48 in totale nel 2024.
Un dato significativo riguarda le 44 nuove varianti di ransomware, che hanno rappresentato quasi un terzo (32%) di tutti gli attacchi non divulgati dell’anno.
Negli ultimi due mesi del 2024, i gruppi di cybercriminali emersi durante l’anno sono stati responsabili di oltre la metà degli attacchi ogni mese, evidenziando la rapida evoluzione della minaccia ransomware.
LockBit e RansomHub
Per quanto riguarda gli attacchi dichiarati, la maggior parte ha colpito i settori della sanità, del governo e dell’educazione, che insieme hanno rappresentato quasi la metà (47%) di tutti i casi segnalati nel 2024. Gli attacchi alla sanità sono aumentati del 20% rispetto all'anno precedente, quelli al settore governativo del 15%, mentre quelli all'educazione hanno registrato un incremento del 10%. Tuttavia, in termini percentuali, alcuni settori hanno riportato aumenti ancora più significativi, come il retail (+96%), i servizi (+88%) e la finanza (+66%).
Per quanto riguarda gli attacchi non dichiarati, i settori più colpiti sono stati la manifattura (17,6%), i servizi (12,2%) e la tecnologia (9,7%).
Due gruppi si sono distinti per la loro pericolosità: LockBit e RansomHub. Il primo è stato uno degli attori più attivi degli ultimi anni e nel 2024 ha colpito 603 vittime. Solo nel mese di maggio, il gruppo ha lanciato quasi 200 attacchi, rappresentando il 36% di tutti quelli segnalati in quel periodo. RansomHub, invece, pur essendo emerso solo a febbraio 2024, è riuscito a colpire 586 vittime, tra cui enti governativi e 78 organizzazioni del settore manifatturiero globale.
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Anche il gruppo Medusa merita attenzione, nonostante sia stato responsabile di solo il 5% degli attacchi dichiarati. È noto per le sue richieste di riscatto estremamente elevate, spesso superiori ai 40 milioni di dollari.
"Il report mostra che il 2024 è stato un anno cruciale per il ransomware, con le aziende che hanno subito danni finanziari e reputazionali sempre più gravi. I settori più redditizi sono stati particolarmente sotto pressione per pagare i riscatti e ripristinare le operazioni", ha dichiarato il Dr. Darren Williams, fondatore e CEO di BlackFog.
"Mentre i cybercriminali affinano continuamente le loro tecniche per sfruttare vulnerabilità e lanciare attacchi su larga scala, la difesa contro il ransomware diventa sempre più complessa. I governi stanno intensificando gli sforzi per contrastare questa minaccia, introducendo nuove misure come l’obbligo di segnalazione degli attacchi. Tuttavia, la crisi globale del ransomware continua a crescere a un ritmo allarmante. In questo scenario in continua evoluzione, strategie proattive e preventive per mitigare ransomware e sottrazione di dati non sono mai state così cruciali."
Nato nel 1995 e cresciuto da due genitori nerd, non poteva che essere orientato fin dalla tenera età verso un mondo fatto di videogiochi e nuove tecnologie. Fin da piccolo ha sempre esplorato computer e gadget di ogni tipo, facendo crescere insieme a lui le sue passioni. Dopo aver completato gli studi, ha lavorato con diverse realtà editoriali, cercando sempre di trasmettere qualcosa in più oltre alla semplice informazione. Amante del cioccolato fondente, continua a esplorare nuove frontiere digitali, mantenendo sempre viva la sua curiosità e la sua dedizione al settore.