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AI sotto accusa: le aziende temono sempre di più le minacce alla sicurezza

A person holding out their hand with a digital AI symbol.
(Immagine:: Shutterstock / LookerStudio)

Nonostante venga considerata un motore d’innovazione fondamentale, l’intelligenza artificiale continua a suscitare forti preoccupazioni in ambito sicurezza. Lo evidenzia il Thales Data Threat Report 2025, il rapporto annuale che analizza le principali minacce alla sicurezza dei dati, le tendenze emergenti e i temi critici del settore.

Secondo l’indagine, condotta su oltre 3.100 professionisti IT e della sicurezza in 20 Paesi e 15 settori industriali, quasi il 70% delle organizzazioni identifica la rapida evoluzione dell’IA come il rischio principale per la propria sicurezza. In particolare, è la Generative AI (capace di creare testi e immagini da semplici prompt) a destare maggiore allarme.

Approfondendo, emergono problematiche legate a integrità e affidabilità: il 64% degli intervistati ha espresso timori sulla mancanza di integrità dei sistemi basati su IA, mentre il 57% ha indicato la scarsa fiducia nei risultati generati come un problema rilevante. Poiché molte funzionalità di GenAI (come training, inferenza o generazione di contenuti) dipendono dai dati forniti dagli utenti, i partecipanti hanno segnalato anche un aumento del rischio di esposizione a violazioni e fughe di dati sensibili.

Non tutto perfetto

Nonostante le preoccupazioni, le aziende continuano ad accelerare l’adozione dell’intelligenza artificiale, esponendosi così a rischi evitabili, secondo quanto evidenzia il Thales Data Threat Report 2025. Un terzo delle organizzazioni sta integrando attivamente la GenAI nei processi aziendali, pur senza aver garantito un livello adeguato di sicurezza nei propri sistemi.

Gli investimenti nella GenAI sono ormai una priorità strategica, secondi solo alla sicurezza nel cloud.

“Il panorama della GenAI si sta evolvendo rapidamente, mettendo le imprese sotto pressione e spingendole ad agire con troppa fretta, spesso a discapito della prudenza, nel tentativo di restare al passo con l’adozione,” ha dichiarato Eric Hanselman, Chief Analyst di S&P Global Market Intelligence 451 Research. “Molte realtà stanno implementando la GenAI più velocemente di quanto riescano a comprendere a fondo le proprie architetture applicative, aggravate dalla diffusione degli strumenti SaaS che integrano funzionalità GenAI, con conseguente aumento della complessità e dei rischi.”

Alla luce di ciò, quasi tre quarti (73%) dei professionisti IT intervistati dichiarano di stare investendo in strumenti di sicurezza specifici per l’IA, utilizzando budget nuovi o già esistenti.

Nato nel 1995 e cresciuto da due genitori nerd, non poteva che essere orientato fin dalla tenera età verso un mondo fatto di videogiochi e nuove tecnologie. Fin da piccolo ha sempre esplorato computer e gadget di ogni tipo, facendo crescere insieme a lui le sue passioni. Dopo aver completato gli studi, ha lavorato con diverse realtà editoriali, cercando sempre di trasmettere qualcosa in più oltre alla semplice informazione. Amante del cioccolato fondente, continua a esplorare nuove frontiere digitali, mantenendo sempre viva la sua curiosità e la sua dedizione al settore.