L'IA promette, ma i ritorni saranno lenti: molti progetti rischiano di essere abbandonati

A hand reaching out to touch a futuristic rendering of an AI processor.
(Immagine:: Shutterstock / NicoElNino)

Secondo una nuova ricerca di Gartner, circa un terzo (30%) dei progetti di IA generativa sarà abbandonato entro il 2025.

L'azienda ha previsto che tali progetti saranno abbandonati dopo la fase di proof-of-concept a causa di problemi quali la scarsa qualità dei dati, la gestione inadeguata dei rischi, l'aumento dei costi e la scarsa chiarezza del valore aziendale.

La ricerca di Gartner indica anche che le aziende potrebbero tardare a vedere ritorni tangibili dai loro investimenti nell'IA, il che potrebbe

I progetti GenAI vengono abbandonati troppo presto

L'analista VP Rita Sallam ha sottolineato la crescente impazienza dei dirigenti: “Dopo il clamore dell'anno scorso, i dirigenti sono impazienti di vedere i ritorni degli investimenti in GenAI, ma le organizzazioni stanno lottando per dimostrare e realizzare il valore. Man mano che la portata delle iniziative si allarga, l'onere finanziario dello sviluppo e dell'implementazione di modelli GenAI si fa sempre più sentire”.

Uno degli ostacoli principali che le organizzazioni devono affrontare è quello di giustificare l'investimento sostanziale in GenAI per l'aumento della produttività, che può essere difficile da tradurre in benefici finanziari.

Inoltre, le implementazioni GenAI comportano in genere costi elevati, che vanno dai 5 ai 20 milioni di dollari. Sallam ha commentato la variabilità tra le organizzazioni, alludendo a obiettivi e settori diversi: “Non esiste una taglia unica per GenAI e i costi non sono prevedibili come quelli di altre tecnologie”.

Nonostante le notevoli sfide, gli early adopters stanno già riportando molti benefici. Secondo i dati raccolti da Gartner tra settembre e novembre 2023, gli intervistati hanno registrato in media un aumento dei ricavi del 15,8%, un risparmio sui costi del 15,2% e un miglioramento della produttività del 22,6%.

Tuttavia, secondo i ricercatori, con l'“IA di tutti i giorni” ancora lontana due anni, i reali guadagni di produttività sono ancora lontani dall'essere realizzati e i timori iniziali che l'IA possa sostituire i lavoratori umani sembrano meno probabili.

Nato nel 1995 e cresciuto da due genitori nerd, non poteva che essere orientato fin dalla tenera età verso un mondo fatto di videogiochi e nuove tecnologie. Fin da piccolo ha sempre esplorato computer e gadget di ogni tipo, facendo crescere insieme a lui le sue passioni. Dopo aver completato gli studi, ha lavorato con diverse realtà editoriali, cercando sempre di trasmettere qualcosa in più oltre alla semplice informazione. Amante del cioccolato fondente, continua a esplorare nuove frontiere digitali, mantenendo sempre viva la sua curiosità e la sua dedizione al settore.