L'Unione Europea tenta da tempo di regolamentare le più grandi aziende tecnologiche Americane (e non) senza grandi risultati. Dopo le sanzioni da record contro aziende del calibro di Google, Amazon e Apple, il Parlamento Europeo si ha deciso di incrementare la portata del DMA (Digital Markets Act), un insieme di leggi pensate per regolamentare il mercato digitale.
Lo scopo principale del DMA è porre un freno allo strapotere di aziende come Apple, Meta, Amazon e Google, che da anni usano le loro risorse economiche per sgretolare la concorrenza.
Tra i servizi che passeranno sotto la lente d'ingrandimento dell'UE ci sono anche le piattaforme di cloud computing, condivisione di video, i social network e molto altro.
Il Digital Markets Act Europeo
Il Parlamento Europeo ha ampliato la lista dei servizi che dovranno rispettare i canoni del DMA includendo i browser, gli assistenti virtuali e le piattaforme streaming, oltre a definire le pratiche accettabili e le regole per l'interoperabilità dei servizi.
Tra le pratiche scorrette nel mirino dell'UE ci sono anche le cosiddette "acquisizioni killer" che diverranno materia d'interesse delle autorità nazionali per la concorrenza sul mercato digitale.
La votazione che ha portato all'approvazione del nuovo DMA si è concluso con 642 favorevoli, 8 contrari e 46 astenuti.
Il legislatore tedesco Andreas Schwab, figura chiave nella stesura del DMA, ha accolto il risultato del voto con grande entusiasmo:
"Il voto di oggi manda un segnale molto forte: l'Unione Europea si oppone alle pratiche commerciali scorrette utilizzate dai giganti digitali. Ci assicureremo che il mercato digitale sia aperto e competitivo. Questa è una buona notizia per i consumatori, per le aziende e per il processo di innovazione digitale."
Schwab prosegue affermando che: "Il nostro messaggio è chiaro: l'UE farà rispettare le regole dell'economia sociale di mercato anche nella sfera digitale, e questo significa che saranno i legislatori a dettare le regole della concorrenza, non i giganti digitali."
L'espansione del DMA arriva dopo anni di crescita smisurata delle big tech Americane che operano nel nostro continente senza rispettare le leggi del mercato locali. L'Europa è anche in procinto di redigere un Digital Services Act allo scopo regolamentare le attività e-commerce, la disinformazione e la pubblicità online.
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