AWS e Microsoft Azure nel mirino dell'antitrust: monopolizzano i cloud

An abstract image of a magnifying glass over a digital cloud.
(Immagine:: Shutterstock/Illus_man)

L'Office of Communications britannico, o Ofcom, ha deferito il mercato cloud del Paese alla Competition and Markets Authority (CMA) per un'indagine sull'apparente posizione dominante di alcuni grandi fornitori.

Il rapporto si concentra su Amazon e Microsoft, che insieme rappresentano tra il 70% e l'80% del mercato cloud inglese nel 2022. La situazione nel Bel Paese non è molto diversa, come anche a livello Europeo con le due big che dominano ampiamente le quote del mercato cloud.

In questo contesto, l'Ofcom ha espresso forti dubbi sulle tariffe e le limitazioni tecniche che rendono difficile per i clienti cambiare fornitore, il che significa che molti si ritrovano bloccati a utilizzare un unico fornitore.

La mancanza di trasparenza denunciata dall'organo inglese preoccupa particolarmente visto che l'Italia (come molti altri paesi) sta attraversando quella che viene definita cloud transformation, fenomeno strettamente collegato alla digitalizzazione di massa che prevede un ampio utilizzo dei servizi cloud da parte di grandi imprese e PMI.

Per comprendere l'entità di questo passaggio epocale basti pensare che nel nostro paese la spesa complessiva per i servizi di cloud storage è cresciuta del +19% (dati relativi al 2022) raggiungendo un valore complessivo di 5,51 miliardi di euro.

In questo contesto è fondamentale che gli organi di controllo preservino un ambiente competitivo sano, evitando che le grandi aziende come Microsoft e Amazon, monopolizzino il settore.

A tal proposito è interessante osservare cosa sta succedendo nel Regno Unito, dove l'Ofcom sta cercando di porre un freno alle pratiche scorrete messe in atto dai colossi americani.

Ofcom chiede un'indagine

Sono in corso indagini simili in tutta Europa e Microsoft ha già dovuto rispondere a numerose accuse dovute ai termini di licenza non equi e alle pratiche anticoncorrenziali.

Fergal Farragher, direttore dell'Ofcom responsabile del Market Study, ha dichiarato:

"Alcune aziende britanniche ci hanno detto di essere preoccupate per l'eccessiva difficoltà nel cambiare fornitore di servizi cloud e non è chiaro se la concorrenza stia funzionando bene. Per questo motivo, stiamo rinviando il mercato alla CMA per un ulteriore esame, per assicurarci che i clienti aziendali continuino a beneficiare dei servizi cloud".

AWS e Azure rappresentano entrambe tra il 30% e il 40% del mercato, posizionandosi molto avanti rispetto alla concorrenza, mentre Google Cloud si posiziona al terzo posto con appena il 5%-10% del mercato nel 2022.

Secondo l'Ofcom, le pratiche volte a ridurre la concorrenza includono sconti sulla spesa impegnata per incentivare i clienti a utilizzare un hyperscaler, elevate commissioni di uscita per i trasferimenti e le migrazioni di dati e limitazioni tecniche che causano problemi di interoperabilità e portabilità.

In un comunicato stampa di Ofcom si legge che la CMA condurrà ora un'indagine indipendente per decidere se esiste un effetto negativo sulla concorrenza.

Detto questo, va sottolineato che indagini analoghe a livello europeo e mondiale hanno richiesto mesi, e talvolta anni, per produrre qualsiasi tipo di risultato che avesse un impatto positivo sui clienti.

Abbiamo interpellato AWS per chiedere chiarimenti e un portavoce dell'azienda ha enunciato la linea di Amazon:

"Non siamo d'accordo con le conclusioni di Ofcom e riteniamo che si basino su una concezione fondamentalmente errata del funzionamento del settore IT, dei servizi e degli sconti offerti"

"Solo una piccola percentuale della spesa IT è nel cloud, e i clienti possono soddisfare le loro esigenze IT con qualsiasi combinazione di hardware e software on-premise, servizi gestiti o di co-locazione e servizi cloud. AWS progetta i servizi cloud per dare ai clienti la libertà di scegliere la tecnologia più adatta alle loro esigenze. Le aziende del Regno Unito e l'economia in generale traggono vantaggio da una forte concorrenza tra i fornitori di servizi informatici e il cloud ha reso più facile che mai il passaggio da un fornitore all'altro. Qualsiasi intervento ingiustificato potrebbe causare danni non voluti ai clienti IT e alla concorrenza. AWS lavorerà in modo costruttivo con la CMA".

In sostanza, secondo gli accusati l'Ofcom e gli altri organi di controllo non riescono a comprendere bene come funziona il mercato. Tuttavia, dalle indagini svolte finora (o più semplicemente guardando i dati relativi alle quote di mercato attuali), sembra chiaro che il monopolio di Microsoft Azure e AWS nel settore cloud pubblico e privato richieda un'attenzione particolare da parte degli organi regolatori, soprattutto in un momento storico importante per l'Italia.

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Marco Silvestri
Senior Editor

Marco Silvestri è un Senior Editor di Techradar Italia dal 2020. Appassionato di fotografia e gaming, ha assemblato il suo primo PC all'età di 12 anni e, da allora, ha sempre seguito con passione l'evoluzione del settore tecnologico. Quando non è impegnato a scrivere guide all'acquisto e notizie per Techradar passa il suo tempo sulla tavola da skate, dietro la lente della sua fotocamera o a scarpinare tra le vette del Gran Sasso.

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