Dopo TikTok, il Venezuela blocca i siti web VPN

Woman hands and flag of Venezuela on computer, laptop keyboard
(Immagine:: Mirsad Sarajlic/ via Getty Images)

Secondo recenti segnalazioni, il Venezuela avrebbe bloccato l'accesso a oltre 20 siti web dei principali provider di VPN nel Paese. Queste nuove restrizioni arrivano subito dopo l'ordine del presidente Maduro di vietare TikTok, a causa del mancato rispetto della richiesta di nominare un rappresentante locale.

Di fronte al blocco dell'app di condivisione video, molti cittadini si sono affidati alle VPN per aggirare le restrizioni. Proton VPN ha comunicato a TechRadar che il numero di iscrizioni nel Paese è cresciuto del 1.600% in un breve periodo, riflettendo l'aumento della domanda per questi strumenti di elusione online.

Il gruppo venezuelano per i diritti digitali Ve Sin Filtro ha riportato che oltre 20 siti web di provider VPN sono stati bloccati, inclusi Proton VPN, NordVPN, Surfshark, ExpressVPN e IPVanish. Questi software, progettati per proteggere la connessione Internet e mascherare l'indirizzo IP reale, sono strumenti fondamentali per aggirare restrizioni come quelle imposte attualmente in Venezuela.

Oltre alle VPN, secondo Ve Sin Filtro, anche il browser Tor e più di 30 servizi DNS sono soggetti a limitazioni. Questa non è la prima volta che il governo venezuelano prende di mira gli strumenti di elusione: già a luglio, prima delle elezioni presidenziali, molti cittadini avevano riscontrato difficoltà nell'uso delle VPN.

All'epoca, Proton VPN aveva suggerito agli utenti di dispositivi mobili di scaricare le app direttamente da AppStore o Google Play Store. Per chi utilizza desktop, il provider raccomandava di scaricare la VPN dalla piattaforma GitHub tramite il pulsante "Codice".

TechRadar ha tentato di ottenere conferme contattando alcune delle aziende coinvolte, ma al momento della pubblicazione non ha ricevuto risposte ufficiali.

21 fornitori di VPN interessati

Questo è l'elenco completo dei siti VPN soggetti a restrizioni in Venezuela nel momento in cui scriviamo, secondo i dati di Ve Sin Filtro:

Private Internet Access (PIA), uno dei principali nomi nel settore delle VPN, al momento non sembra essere incluso nell'elenco dei provider bloccati in Venezuela. Jack Buckley, Privacy Advocate di PIA, ha confermato a TechRadar che sia l'applicazione PIA VPN che il sito ufficiale del provider continuano a funzionare normalmente.

Buckley ha affermato: "Nonostante non siamo direttamente colpiti da questa situazione e i dati siano ancora in fase di elaborazione, stiamo osservando l'impatto delle misure di blocco imposte dal Venezuela. Sebbene le statistiche complete non siano ancora disponibili, PIA ha già registrato un incremento del 270% nel traffico web proveniente dal Venezuela in questa fase iniziale".

Continua il divieto di TikTok

Il team di Ve Sin Filtro ha confermato che il blocco di TikTok rimane attivo in Venezuela al momento attuale.

Secondo l'osservatorio di Internet NetBlocks, le restrizioni sono iniziate a mezzanotte dell'8 gennaio 2025, seguendo uno schema giornaliero che prevede interruzioni di diverse ore.

Il provvedimento è stato adottato perché TikTok, la popolare piattaforma cinese di condivisione video, non ha rispettato il termine di otto giorni imposto dalla Corte Suprema del Venezuela per nominare un rappresentante locale.

Nato nel 1995 e cresciuto da due genitori nerd, non poteva che essere orientato fin dalla tenera età verso un mondo fatto di videogiochi e nuove tecnologie. Fin da piccolo ha sempre esplorato computer e gadget di ogni tipo, facendo crescere insieme a lui le sue passioni. Dopo aver completato gli studi, ha lavorato con diverse realtà editoriali, cercando sempre di trasmettere qualcosa in più oltre alla semplice informazione. Amante del cioccolato fondente, continua a esplorare nuove frontiere digitali, mantenendo sempre viva la sua curiosità e la sua dedizione al settore.