Per accedere al vostro conto corrente basterà una risata

(Immagine:: Scyther5 / Shutterstock)

In un mondo in cui decine di milioni di persone si limitano ad usare "12345", "qwerty" o “password” come password, l’utilizzo della sicurezza biometrica ha certamente senso, poiché ogni essere umano ha a sua disposizione più firme biometriche uniche che possono essere utilizzate al posto di una banale password.

Tutto ciò potrebbe però cambiare, infatti gli scienziati hanno rivelato che ogni individuo possiede una risata unica e che rispetto alla voce la risata è più difficile da falsificare. 

Un team del Dipartimento di Ingegneria dei Sistemi dell'Università di Lagos ad Akoka, Lagos, in Nigeria, ha scoperto che le persone possono identificare altre persone dalla natura ineguagliabile delle loro risate perché, a differenza della voce e del modo di parlare, è molto più complicato imitare le risate.

A tal fine, i ricercatori hanno identificato varie frequenze udibili nella risata di una persona utilizzabili per creare una firma digitale simile agli hash prodotti dai lettori di impronte digitali.

Passwords

Secondo lo studio pubblicato sull'International Journal of Biometrics, l'algoritmo di riconoscimento creato dal team è accurato al 90%, il che potrebbe essere sufficiente per alcune applicazioni destinate al grande pubblico. Tuttavia, nei sistemi per il quale è richiesto un alto livello di sicurezza dovranno attendere che l'algoritmo di riconoscimento delle risate venga migliorato notevolmente. "La risata ha dimostrato di essere una caratteristica biometrica utilizzabile per l'identificazione delle persone e può essere usata negli algoritmi di intelligenza artificiale per diverse applicazioni", ha chiarito il team.

Un potenziale problema nell'uso della risata come firma biometrica è insito nella capacità di ridere dell’utente. I sistemi che presentano tale meccanismo dovrebbero tentare, o perlomeno contribuire, a far ridere l’utente. Ognuno di noi ha un diverso senso dell'umorismo e ciò che una persona trova divertente, può risultare poco gradevole per un'altra. Inoltre, essendo gli umani soggetti anche a cambiamenti d’umore, potrebbero ridere di una determinata cosa solamente alcune volte, o addirittura solo la prima volta.

In definitiva, le risate potrebbero essere usate come firma digitale, ma non sono per il momento utilizzabili nei sistemi che necessitano di un accesso rapido. Che sia venuta l’ora anche per i sensori di impronte digitali? Per il momento siamo scettici, ma staremo a vedere.

Fonte: Tech Xplore

Anton Shilov is the News Editor at AnandTech, Inc. For more than four years, he has been writing for magazines and websites such as AnandTech, TechRadar, Tom's Guide, Kit Guru, EE Times, Tech & Learning, EE Times Asia, Design & Reuse.