Nvidia GeForce RTX 3080 Ti, costerà molto e (forse) non piacerà ai miner di criptovaluta
Potrebbe essere la scheda da gioco definitiva del 2021
Le voci riguardo la nuova Nvidia GeForce RTX 3080 Ti stanno prendendo piede con una certa frequenza nei meandri della rete e sono molti i siti che riportano il presunto prezzo e le specifiche del nuovo gioiello Nvidia. La scheda sarà dotata di un sistema anti-cryptomining evoluto che Nvidia spera, servirà a rendere la vita più difficile ai miner, permettendo a un gran numero di schede di raggiungere i PC dei giocatori.
Sono ormai molti i gamer alla ricerca spasmodica di nuove schede video da oltre sei mesi, ossia da quando Nvidia Ampere è stata resa disponibile, ma solo virtualmente, sul mercato.
Il sito web cinese ITHome svela diversi dettagli interessanti, che potrebbero arrivare da fonti prossime ad Nvidia. La scheda GeForce RTX 3080 Ti monterà una GPU GA102 con 10.240 core CUDA, un numero poco inferiore ai 10.496 dell'RTX 3090 e molto superiore ai 8.704 core dell'attuale RTX 3080), sfrutterà 12 GB di memoria GDDR6X e un bus di memoria a 384 bit.
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Se le voci, riportate anche da Videocardz, saranno corrette, le sue prestazioni potrebbero essere non lontane da quelle dell'ammiraglia RTX 3090.
Secondo ITHome il prezzo ruoterà intorno a $ 1.099, pertanto la scheda una volta arrivata in Italia potrebbe avere un prezzo vicino a € 1.100, una cifra alta ma inferiore al prezzo della RTX 2080 Ti dello scorso anno e con un valore molto superiore, viste le prestazioni di assoluto rilievo.
La nuova scheda costerà ovviamente meno della RTX 3090, tuttavia quest'ultima si trova a cifre ben più alte al momento, esattamente come le altre schede sul mercato, tra cui RTX 3070, RTX 3080, le schede video AMD e addirittura modelli di vecchia generazione, usciti nel biennio 2019/20.
Tutti questi prodotti sono venduti a prezzi ben superiori a quelli di listino, pertanto bisognerà aspettare che la disponibilità di schede aumenti notevolmente, prima che i prezzi tornino a calmierarsi. Nel frattempo, anche le CPU AMD e le recenti console PS5 e Xbox Series X hanno sofferto una penuria di prodotti disponibili per l'acquisto.
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Prima regola: fermare i miner
Per quanto riguarda le GPU, una grossa parte del problema deriva dai minatori di criptovaluta, che tendono ad acquistare un gran numero di schede video tramite l'uso improprio di bot. Nvidia ha cercato di frenare i loro acquisti introducendo un handicap nell'hashrate nelle schede RTX 3060, ma senza successo.
Ora l'azienda sembra voglia rincarare la dose, grazie al rinnovato impegno nel produrre una scheda RTX 3080 Ti meno "disponibile" nei confronti dei miner.
Limitando artificialmente le sue capacità di mining, l'azienda spera che i miner non siano interessati al prodotto, e ciò dovrebbe contribuire nel far raggiungere le unità prodotte ai giocatori che desiderano aggiornare i loro PC Gaming.
Un leak raccolto da Videocards riporta i dati di un benchmark relativo ad un engineering sample di RTX 3080 Ti, senza il limitatore di hashrate abilitato.
I risultati mostrano un tasso di hash mining ETH di 118,9 Mh/s, che se confermato, farebbe della RTX 3080 Ti una delle migliori schede grafiche per il mining di criptovaluta al mondo. Senza il limitatore, quindi, la scheda potrebbe diventare la preferita dai miner di criptovaluta.
A questo punto, Nvidia dovrà necessariamente riuscire a implementare un limitatore impossibile da aggirare, altrimenti la Nvidia RTX 3080 Ti diventerà l'ennesima scheda video che sarà quasi impossibile acquistare.
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Fonte: Tom's Hardware