Carenza globale di chip, ora sono introvabili anche le macchine per produrli

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(Image credit: Shutterstock.com)

La carenza globale di semiconduttori è ben nota, basti pensare all'impossibilità di trovare le nuove schede grafiche o le PS5 e le Xbox Series X. E adesso, la situazione si aggrava andando a colpire anche chi produce i macchinari che servono per realizzare i chip.

La crisi dei semiconduttori sarebbe iniziata durante il quarto trimestre dell'anno scorso e una delle cause principali è naturalmente la chiusura degli stabilimenti a causa della pandemia di COVID-19, che ha costretto i produttori di chip a modificare i propri piani di ampliamento della produzione, arrivando così alla situazione di stallo attuale.

Secondo le ultime notizie, i tempi di attesa per le apparecchiature specializzate ora arrivano fino a un anno.

Una reazione a catena

Secondo le fonti di settore, ci sono quattro tipi di apparecchiatura di produzione considerati vitali e colpiti dalla crisi.

"Alcuni dei produttori di apparecchiature stanno subendo le conseguenze della carenza di chip, altri stanno affrontando problematiche con la forza lavoro a causa dei lockdown provocati dalla pandemia, un elemento che ha un impatto negativo su tutti gli attori del settore tecnologico e che ha un forte peso sul processo di realizzazione dei macchinari", ha dichiarato una fonte anonima molto informata a Nikkei Asia.

Mitsubishi Electric, il primo produttore di macchine perforatrici a laser impiegate sulle schede a circuiti stampati e sui sottostrati dei chip, starebbe indicando date di consegna di oltre dodici mesi per gli ordini.

I tempi prolungati per gli utensili più importanti per la produzione dei chip, naturalmente, avranno un impatto immenso sui piani di espansione delle capacità produttive, non solo per chi realizza i chip, ma per tutta la supply chain, dai servizi di imballaggio ai fornitori di servizi di testing, fino ai fornitori dei sottostrati.

"Si tratta di una reazione a catena", dichiara Chiu Shih-fang, un analista tecnologico che si occupa anche di supply chain presso il Taiwan Institute of Economic Research. "I produttori di componenti elettronici e di autoveicoli si aspettano che i produttori di componenti estendano le capacità produttive per gestire e risolvere la carenza. Tuttavia, quando i produttori si rivolgono ai fornitori di apparecchiature e materiali, viene loro risposto che le consegne potrebbero protrarsi fino a fine anno o addirittura all'anno prossimo".

Secondo Shih-fang, anche se il ritardo influirà solo su uno o due componenti, avrà comunque un effetto a cascata con il rischio di far deragliare l'intero sistema.

Fonte: Nikkei Asia

Mayank Sharma

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