Apple AirTag sotto accusa: "rendono facile lo stalking"
Un'arma a doppio taglio
Gli Apple AirTag sono dei dispostivi di tracciamento pensati per trovare gli oggetti smarriti, ma possono anche diventare uno strumento ideale per lo stalking.
Ad affermarlo è un report pubblicato tra le colonne del The Washington Post, che motiva l'affermazione spiegando come i piccoli dispositivi Apple possano essere utilizzati facilmente per tracciare gli spostamenti delle persone, oltre che degli oggetti.
Il report redatto da Geoffrey Fowler spiega che gli AirTag possono essere visti come "dei nuovi mezzi di stalking efficaci ed economici." Anche se i dispositivi di tracciamento Apple dispongono di un sistema di sicurezza per prevenire gli abusi, sembra che questo non sia sufficiente a impedirne l'uso improprio.
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Prove di stalking
Fowler ha chiesto al suo collega Jonathan Baran di tracciarlo per una settimana usando un Apple AirTag nascosto nel suo zaino. I risultati dell'esperimento sono davvero sorprendenti.
I piccoli dispositivi di tracciamento Apple hanno fornito dettagli sulla posizione di Fowler minuto per minuto, con un livello di precisione quasi assoluto. Quando il giornalista è tornato a casa, l'AirTag ha persino fornito l'indirizzo esatto dell'abitazione.
Fowler ha ricevuto una notifica sul suo iPhone che lo avvertiva della presenza di un AirTag sospetto, mentre i segnali di allerta audio si sono manifestati dopo tre giorni e per una durata di soli 15 secondi. La notifica audio, oltre a durare poco, è stata definita da Fowler come un "cinguettio leggero", poco udibile soprattutto se il dispositivo si trova all'interno di uno zaino o di una borsa.
In aggiunta questa funzione non si attiva se non avete un dispositivo iOS. Questo vuol dire che se siete utenti Android, non potendo accedere all'app 'Trova la mia Rete', non sarete nemmeno in grado di accorgervi che avete un AirTag addosso.
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Fowler ha continuato a descrivere la sua esperienza spiegando come sia facile aggirare il sistema di sicurezza: "Ho ricevuto diverse notifiche sia dall'AirTag che dal mio iPhone. Detto questo non è stato difficile trovare degli espedienti per aggirare il sistema di sicurezza Apple. Per fare un esempio: l'allarme sonoro ha iniziato a suonare il terzo giorno, e per una durata di soli 15 secondi con un segnale poco udibile. Allo stesso tempo, anche se il mio iPhone mi ha avvertito che avevo un AirTag addosso, la funzione non si sarebbe attivata se avessi avuto uno smartphone Android."
La sicurezza c'è, ma non basta
Gli Apple AirTag sono dispositivi di tracciamento che possono essere monitorati tramite i sistemi operativi Mac e iOS collegandoli all'app "Dov'è". Il formato sottile e circolare li rende ideali per essere nascosti in una borsa o in uno zaino, ma anche nella tasca interna di un cappotto.
Fowler ha intervistato il Vice Presidente di Apple, secondo cui il sistema di sicurezza degli AirTag "è il migliore nella sua categoria e dispone di forti deterrenti proattivi. Si tratta di un sistema smart personalizzabile, e continueremo a migliorare la logica e il timing dei deterrenti per renderli più efficaci."
Il VP Apple non ha specificato se l'azienda abbia o meno contattato degli esperti in abusi domestici prima di brevettare gli AirTag, ma ha detto: "Apple è aperta a un confronto con gli esperti del settore."
Il report del The Washington Post conferma che Apple ha fatto un grande lavoro per prevenire l'abuso dei suoi AirTag (più di quanto abbia fatto qualsiasi altro produttore di dispositivi di tracciamento Bluetooth), ma che purtroppo, almeno pe ora, non basta.
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Over three decades as a journalist covering current affairs, politics, sports and now technology. Former Editor of News Today, writer of humour columns across publications and a hardcore cricket and cinema enthusiast. He writes about technology trends and suggest movies and shows to watch on OTT platforms.