Turtle Beach Recon (Xbox controller): recensione

Un'ottima alternativa al controller Xbox

Turtle Beach Recon Controller
(Image: © Turtle Beach)

Verdetto

Turtle Beach Recon è un controller cablato di ottima qualità che riprende la linea del classico controller Xbox e dispone di un set di funzioni aggiuntive molto interessanti.

Pro

  • +

    Buona qualità costruttiva

  • +

    Funzioni audio avanzate

  • +

    Ottima ergonomia

  • +

    Tasti extra

Contro

  • -

    Esteticamente migliorabile

  • -

    Grilletti leggermente duri da azionare

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Turtle Beach ha recentemente lanciato il suo primo controller cablato della serie Recon dedicato a Xbox Series X / S, Xbox One e PC e l'abbiamo provato per voi.

In termini di design il controller Turtle Beach Recon non si discosta molto dall'originale Microsoft, ma a differenza della controparte Xbox dispone di alcune funzioni extra che offrono un livello di personalizzazione superiore e funzioni audio avanzate. 

Una volta collegate le cuffie all'ingresso per il jack da 3,5 mm posto sul lato inferiore del controller, tramite i tasti extra posti nella parte superiore, si possono apportare una serie di modifiche audio in gioco e nella chat, oltre ad azionare funzioni speciali e macro. All'interno del menu dedicato si può anche scegliere tra quattro equalizzazioni appositamente studiate per le diverse tipologie di gioco.

Inoltre, sempre tramite i tasti fisici posti sulla parte superiore, si può gestire il volume del microfono ed eventualmente disattivarlo con un clic, oltre a personalizzare i comandi in tempo reale.

Turtle Beach Recon Controller

(Image credit: Turtle Beach)

Design

Nella parte centrale del controller, subito sopra al tasto Xbox, troviamo una sezione rettangolare aggiuntiva che ospita un set di pulsanti che permettono di intervenire direttamente sui parametri audio, modificare l'equalizzazione in gioco, il volume del microfono e molto altro.

Se si escludono questi e i due tasti posteriori aggiuntivi, il controller Turtle Beach Recon risulta molto simile all'originale Microsoft compreso nella confezione di Xbox Series X / S. 

Tra le differenze da segnalare ci sono gli ottimi rivestimenti in gomma delle impugnature che garantiscono una presa salda anche quando le mani iniziano a sudare. Lo stesso concetto vale per i grilletti, che sul controller Recon sono completamente ricoperti da piccoli puntini in rilievo che li rendono meno scivolosi. Nella confezione troviamo anche un lungo cavo intrecciato da 3 metri che permette di muoversi agevolmente e risulta molto facile da districare.

Per azionare i tasti è necessaria una pressione molto simile a quella del controller Microsoft, mentre i grilletti e le levette analogiche risultano leggermente più dure rispetto all'originale. Questa caratteristica può risultare scomoda su giochi particolarmente concitati, ma si rivela ottima per titoli come Ride 4, dove la tensione aggiuntiva dei grilletti permette di accelerare, frenare e curvare con maggiore precisione.

Tra le levette analogiche troviamo anche un d-pad a otto direzioni assente sul vecchio controller Xbox One e molto simile a quello del più recente controller Xbox Series X.

Funzioni

Il controller Recon permette di regolare l'audio del gioco e il volume della chat in modo indipendente tramite un set di tasti dedicati. Purtroppo queste funzioni si possono usare solo su Xbox One e Xbox Series X / S, mentre manca il supporto per PC.

I suddetti comandi permettono anche di mappare qualsiasi funzione del controller (a parte il movimento dello stick analogico) su uno dei due pulsanti macro situati dietro le impugnature del controller.

Tra gli extra più interessanti troviamo il tasto dedicato al "Superhuman Hearing", una funzione che enfatizza i rumori di gioco tipici come i passi, le porte che si aprono e chiudono e tutti quei suoni che possono aiutarvi a capire dove si trovano i nemici.

A questa si aggiunge la modalità Pro-Aim, una funzione che permette di scegliere tra quattro diversi livelli di sensibilità per la levetta destra. Quando si scorre attraverso le opzioni per selezionare il livello di sensibilità preferito, tenendo premuto il pulsante macro posteriore destro è possibile regolare a proprio piacimento la velocità di scorrimento del cursore per facilitare la mira.

Durante i nostri test abbiamo provato Pro-Aim su Battlefield V e ci siamo trovati piuttosto bene pur non essendo abituati a giocare a titoli FPS con il controller.

Turtle Beach Recon Controller

(Image credit: Turtle Beach)

Detto questo, è necessaria una buona dose di pazienza e pratica per abituarsi a utilizzare i tasti aggiuntivi in modo efficace, dato che risultano piuttosto scomodi da raggiungere e memorizzare.

Curva d'apprendimento a parte, queste funzioni risultano estremamente utili e aggiungono dei comandi audio avanzati anche a cuffie semplici che ne sono sprovviste, permettendovi di risparmiare sull'acquisto di una cuffia gaming.

Verdetto

Il controller Turtle Beach Recon è una valida alternativa all'originale Xbox e dispone di diverse funzioni aggiuntive che, nel complesso, risultano ben realizzate ed efficaci.

L'elevato controllo sui parametri audio e chat, le funzioni macro e l'interfaccia di gioco dedicata fanno di Recon un alleato ideale per i giocatori competitivi che non si accontentano delle funzioni base e vogliono qualcosa in più dal controller.

Purtroppo la vibrazione su PC funziona in modo discontinuo e solo su alcuni titoli, mentre su Xbox si comporta in maniera simile all'originale. Per questo motivo ci sentiamo di consigliare il controller Recon solo ai possessori di Xbox One o Xbox Series X / S. 

Nel complesso, visto il prezzo di €59,99, l'ottima qualità costruttiva e il buon livello delle finiture ci sentiamo di consigliare questo controller ai possessori di Xbox One o Xbox Series X / S che non vogliono investire in una cuffia gaming e necessitano di funzioni extra assenti sul classico controller Xbox.

Marco Silvestri
Senior Editor

Marco Silvestri è un Senior Editor di Techradar Italia dal 2020. Appassionato di fotografia e gaming, ha assemblato il suo primo PC all'età di 12 anni e, da allora, ha sempre seguito con passione l'evoluzione del settore tecnologico. Quando non è impegnato a scrivere guide all'acquisto e notizie per Techradar passa il suo tempo sulla tavola da skate, dietro la lente della sua fotocamera o a scarpinare tra le vette del Gran Sasso.