Mini LED, cos'è, come funziona e quanto costa la nuova tecnologia dei televisori

Mini-LED TV
(Immagine:: Samsung)

Mini LED è una tecnologia introdotta nel 2021 su alcuni dei migliori televisori al mondo: TCL, Philips, LG e Samsung, Sony e altri hanno ormai svariati modelli in catalogo. I primi esemplari sono arrivati nel 2021, ma nel 202 la disponibilità di televisori Mini LED sul mercato è diventata più che generosa.

Ma cosa vuol dire "televisore Mini LED"? In estrema sintesi, è un nuovo sistema per la retroilluminazione dei televisori LCD, 

Cos'è esattamente e perché è così importante? Come suggerisce il nome, i Mini LED sono LED più piccoli di quelli tradizionali e sono responsabili della retroilluminazione dei pannelli LCD. A differenza delle TV OLED, infatti, i televisori con pannello LCD hanno bisogno di un sistema di retroilluminazione. 

In buona sostanza ci sono "due strati" (anche tre, nel caso dei QLED). Il pannello LCD visualizza le immagini, ma non emette luce quindi non serve anche un sistema di retroilluminazione che, come il nome lascia intuire, sta dietro. La luce emessa dal pannello di retroilluminazione fa sì che il televisore sia visibile. 

Rispetto agli OLED c'è una grande differenza: in un OLED ogni pixel è una "lampada" a sé stante, che si accende e cambia colore indipendentemente da tutti gli altri. Quindi, per esempio, si può accendere un singolo punto bianco su uno sfondo del tutto nero. E lo si può fare senza avere bagliori intorni all'oggetto visualizzato. 

Nel caso degli schermi LCD con qualsiasi sistema  di retroilluminazione, a parte i micro LED, invece la luce riguarda molti pixel alla volta, anche tutti in effetti. Ciò significa, per esempio, che non si può avere un "nero perfetto", perché appunto non è possibile spegnere il sistema solo in un certo punto, altrimenti anche il resto dell'immagine e gli altri colori subirebbero l'effetto. 

Questa è forse la differenza più grande rispetto a un OLED. Se in un'immagine c'è del nero, i pixel corrispondenti di un TV OLED sono del tutto spenti; in un pannello LCD, invece, il sistema di retroilluminazione non si può spegnere del tutto perché i LED che rendono visibili quei pixel neri devono occuparsi anche del resto dell'immagine, dove magari c'è un fiore o un cielo azzurro. 

Questo spiega perché i televisori LED-LCD non offrono l’elevato contrasto delle controparti OLED. Questi ultimi sono in grado di offrire neri intensi e un contrasto “infinito” grazie alla natura dei pixel che compongono l'immagine (emettono luce propria). Ciò significa che quando un pixel specifico è spento, è completamente spento: non emette affatto luce e di conseguenza è veramente nero.

Di conseguenza, i TV LCD non offriranno mai un nero assoluto (mancanza di luce), inoltre se la retroilluminazione del televisore è scarsamente implementata e/o controllata, si possono riscontrare fenomeni di blooming. Pensate ai titoli di coda di molti film: uno schermo nero con testo bianco che scorre verso il basso. È molto comune per un TV LCD che ci sia un alone di luce più o meno intenso intorno alle parole. A volte il problema è così intenso da compromettere la leggibilità, il che può essere particolarmente grave se si usano i sottotitoli. 

Inoltre, ma è un problema ormai meno palese, il nero non è mai "perfetto" come sugli OLED. Fino a qualche anno fa dovevamo parlare di "grigio scuro", ma oggi i moderni LCD, soprattutto i QLED e appunto i mini LED, offrono un livello di nero molto molto profondo. Così tanto che a volte non li si riesce a distinguere da un OLED, a prima vista. 

La tecnologia mini LED, dunque, può fare una bella differenza. 

Domande frequenti sui Mini LED

  • Cos'è un Mini LED? Come suggerisce il nome, è un LED più piccolo rispetto a quelli tradizionali.
  • Quali vantaggi offre? Maggiore precisione della retroilluminazione e una luminosità di picco superiore.
  • Potrò vedere la differenza? Sì, i Mini LED dovrebbero portare a immagini con un maggior contrasto e più luminosità dove serve.
  • I TV Mini LED sono costosi? In questo momento i TV mini LED costano un po' di più rispetto a quelli tradizionali, ma ci sono modelli dal prezzo competitivo. 

Mini-LED TV

(Image credit: Samsung)

Cos'è un Mini LED?

Un mini LED è un LED (Light Emitting Diode) molto molto piccolo, al massimo 0,2 mm. 

Nel caso dei televisori mini LED, si costruisce un pannello con centinaia, anche migliaia di mini LED, distribuiti su tutta la superficie. Questi mini LED creano la luce necessaria per far funzionare il televisore. 

E può essere una luce anche molto intensa, ragion per cui questo tipo di televisore è preferibile rispetto agli OLED per gli ambienti molto luminosi o anche per un certo tipo di prestazioni HDR

Perché i Mini LED sono così importanti?

In teoria la retroilluminazione Mini LED può portare a prestazioni comparabili con quelle degli OLED, con neri molto profondi e contrasti altissimi. E allo stesso tempo con una luminosità massima più alta. 

Non si tratta di una semplice ipotesi, perché i migliori TV di Samsung, LG, Sony e altri marchi, includono alcuni modelli mini LED che hanno proprio queste caratteristiche. 

Inoltre tali vantaggi si sommano a quelli già presenti: la tecnologia LED / LCD: non è oggetto di pixel burning, né del calo di luminosità degli OLED.

Affinché i risultati siano quelli ideali, è necessario che il televisore mini LED abbia un gran numero di zone di local dimming, e che il software di gestione sia adeguato a fornire quel tipo di prestazioni. Si tratta di raggiungere un equilibrio non facile, soprattutto se si vuole mantenere il prezzo sotto controllo. 

Philips TV 2021

(Image credit: Philips)

Chi produce TV Mini LED?

Il produttore cinese TCL è stato il primo a implementare suddetta tecnologia nei suoi TV, e ora in molti stanno seguendo il suo esempio: LG, Philips, Sony e Samsung hanno tutti qualche modello mini LED in catalogo. E in alcuni casi si tratta di televisori QLED, dotati cioè di un pannello extra che assicura una più ampia gamma cromatica. 

La gamma Mini LED dei migliori TV LG, denominata "QNED", è diventata l’offerta LCD premium dell’azienda e combina i Mini LED con la tecnologia quantum dot; si posiziona sopra gli LCD NanoCell, che in precedenza erano i televisori LCD migliori della società.

I televisori Samsung Mini LED fanno parte della gamma "Neo QLED" anche se l’azienda parla anche di micro LED. Pare che suddetti televisori presentino fino a 5.000 diodi per schermo e che il colosso coreano abbia migliorato ulteriormente i suoi algoritmi di local dimming e distribuzione dell'alimentazione.

Anche Philips e Sony propongono modelli Mini LED tra i loro top di gamma. Tra gli altri produttori TV che hanno modelli mini LED ci sono anche Hisense e TCL, i due "underdog" che sono cresciuti tantissimo negli ultimi anni. 

Mini-LED TV

(Image credit: Samsung)

Vale la pena acquistare un TV Mini LED?

Ci sono molti fattori che determineranno il successo dei TV Mini LED: la qualità del pannello e il processore di immagine del televisore, in particolare, avranno un'enorme voce in capitolo, ma i Mini LED dovrebbero comunque garantire un miglior contrasto e una luminosità di picco superiore. E sarà necessario anche un software ad alte prestazioni, per evitare che errori e rallentamenti nella gestione della retroilluminazione portino poi a una minore qualità dell'immagine. 

Per il momento, i televisori mini LED sembrano comunque sulla buona, buonissima strada. Quelli che abbiamo provato sono fantastici praticamente in tutto, con le ovvie differenza tra prodotti che costano poco e lussuosi top di gamma. 

Simon Lucas

Simon Lucas is a senior editorial professional with deep experience of print/digital publishing and the consumer electronics landscape. Based in Brighton, Simon worked at TechRadar's sister site What HiFi? for a number of years, as both a features editor and a digital editor, before embarking on a career in freelance consultancy, content creation, and journalism for some of the biggest brands and publications in the world. 


With enormous expertise in all things home entertainment, Simon reviews everything from turntables to soundbars for TechRadar, and also likes to dip his toes into longform features and buying guides. His bylines include GQ, The Guardian, Hi-Fi+, Metro, The Observer, Pocket Lint, Shortlist, Stuff T3, Tom's Guide, Trusted Reviews, and more.