Recensione Sony FE 20mm f/1.8 G

Il nuovo grandangolo per le mirrorless Sony

Sony FE 20mm f/1.8 G
(Image: © Future)

TechRadar Verdict

Sony FE 20mm f/1.8 G è la lente della quale si sentiva la mancanza nel parco ottiche per full frame di Sony. È rivolta ad una vasta gamma di fotografi: a partire dai paesaggisti arrivando fino a coloro che realizzano scatti per cerimonie nuziali. Sebbene sia costoso, il prezzo di questo grandangolo di fascia alta è giustificato dal suo autofocus molto veloce e silenzioso, dal design compatto, dalla costruzione molto solida e infine dall’ottima nitidezza in grado di dare il meglio di sé anche a tutta apertura.

Pros

  • +

    Dimensioni compatte e leggero

  • +

    Tre opzioni per il controllo del diaframma

  • +

    Nitidezza eccellente anche a tutta apertura

Cons

  • -

    Costoso

  • -

    Leggermente meno luminoso dei rivali

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Ultimamente Sony ha tenuto molto in considerazione i pareri dei suoi utenti introducendo nuove funzioni nelle fotocamere e ampliando il parco ottiche per lenti Full Frame: ad esempio con il nuovo grandangolo 20mm f/1.8G.

L’aggiunta di un obiettivo che presenta questa lunghezza focale ha permesso a Sony di riempire un vuoto nella sua line up e di introdurre una nuova generazione di lenti serie G con diaframma a ghiera manuale.

Molti utenti potrebbero avere dubbi durante la scelta in fase di acquisto perchè Sigma per la metà del prezzo è in grado di offrire un 20mm con apertura focale f/1.4. Cos’ha in più l’ottica Sony per far spendere agli utenti il doppio rispetto al Sigma?
Fortunatamente per Sony, il 20 mm f/1.8 ha qualche asso nella manica che rende la scelta meno complessa del previsto, ma è necessario esaminare le due lenti molto attentamente.

Grazie alla sua lunghezza focale grandangolare, un’apertura molto ampia e all’ottima portabilità, il nuovo grandangolare sarà una valida scelta per la maggior parte dei fotografi, in particolar modo per via delle sue dimensioni decisamente ridotte rispetto alla controparte Sigma. L’obiettivo di Sony è pensato in particolar modo per i fotografi di paesaggio e di viaggio. Il 20mm infatti è minuscolo ed estremamente leggero rispetto al 16-35mm f/2.8 GM, o al 16-35mm f/4, che è ancora più piccolo e più leggero della sua controparte f/2.8.

Sony FE 20mm f/1.8 G

(Image credit: Future)

Caratteristiche 

  • Apertura focale massima di f/1.8 
  • Apertura circolare a 9 lamelle 
  • La ghiera del diaframma permette di impostare il cambio fluido o a scatti 

Gli obiettivi a focale fissa sono spesso molto semplici e precisi e il Sony da 20 mm non fa eccezione, ma non si può negare che ha molto più da offrire rispetto alla maggior parte degli obiettivi comparabili. Come ci si aspetterebbe, è presente uno switch che permette di passare dalla messa a fuoco automatica a quella manuale attraverso la ghiera. È presente inoltre una seconda ghiera dedicata esclusivamente all’apertura focale che può essere gestita da un secondo switch che permette di scegliere tra la selezione fluida e a scatti.

La caratteristica più impressionante oltre alle dimensioni ridotte e al peso dell'obiettivo sta proprio in quest’ultima ghiera che vanta ben 3 opzioni in grado di soddisfare le esigenze di tutti i fotografi e videomaker, una caratteristica mai vista in una lente serie G.

È presente l'impostazione "A" per il controllo dell'apertura attraverso il corpo della fotocamera, una seconda impostazione rende la ghiera fluida e con movimenti omogenei che permettono a tutti i videomaker di chiudere e aprire il diaframma con soluzione di continuità, come accade per le lenti cinematografiche ed una terza opzione che permette di sentire un click tra un’apertura e l’altra e che oppone una leggera resistenza, certamente gradita da tutti i fotografi. 

Qualunque sia la vostra esigenza, potrete cambiare l’apertura del diaframma a vostro piacimento. 

Posto tra le due ghiere del diaframma e della messa a fuoco è presente un pulsante caratteristico della serie G e G Master che da la possibilità all’utente attraverso i menù di essere programmato per una funzione rapida, caratteristica molto importante e utile soprattutto in situazioni particolare che permette di gestire le impostazioni in modo ancora più rapido e preciso evitando ulteriori perdite di tempo.

La controparte Sigma non possiede né la ghiera dei diaframmi manuale né il tasto programmabile, che per molti potrebbero risultare indispensabili.

Sony FE 20mm f/1.8 G

(Image credit: Future)

Costruzione e maneggevolezza

  • Il peso e l’ingombro bilanciano correttamente la Sony A7 
  • Distanza minima di messa a fuoco di 18 cm in fuoco manuale 
  • Resistente a polvere e umidità 

Questo obiettivo è stato chiaramente progettato pensando alla portabilità, con dimensioni ridotte di 84,7 x 73,5 mm,un peso di soli 373 g e la possibilità di avvitare dei filtri da 67 mm. Il gruppo lenti anteriore non ruota e permette di montare filtri polarizzatori circolari. 

Grazie al suo ingombro ridotto e alla sua leggerezza permette di bilanciare perfettamente le fotocamere della serie A7 e A9 e ancor meglio le fotocamere APS-C della serie A6xxx su cui diventa un 30 mm per via del fattore di crop proprio del sensore.

L'autofocus è veloce ed estremamente silenzioso grazie a due motori lineari XD, per la messa a fuoco manuale è utilizzato un sistema lineare e non “by wire” come accade invece per il Sigma, l’assenza della messa a fuoco “by wire” restituisce un feeling migliore e permette di avere un inizio ed una fine della ghiera come per le lenti vintage o cinematografiche, caratteristica perfetta per i videomaker che utilizzano un follow focus e per i fotografi che mettono a fuoco a memoria senza controllare il display ma conoscono la scala delle distanze. La distanza dal soggetto subisce una variazione a seconda della modalità utilizzata, se si utilizza il sistema di messa a fuoco automatica la distanza sarà di 19 cm dal soggetto, mentre se si regola manualmente si guadagnerà un centimetro riducendo la distanza a 18 cm.

La costruzione del nuovo 20 mm f/1.8 G è veramente ottima, pur non essendo completamente tropicalizzato come la serie G Master però è resistente alla polvere e all’umidità. All'interno l’obiettivo è composto da 14 elementi in vetro divisi in 12 gruppi e l'elemento frontale in fluoro permette di pulire con più facilità le impurità che si depositano sulla lente oppure la presenza di gocce d’acqua e impronte digitali, caratteristica molto importante in una lente così compatta, dato che è molto facile per via delle sue dimensioni ridotte toccare la lente anteriore per errore anche mentre la si tiene in mano.

Prestazioni

  • Ottima nitidezza da f/2.8 a f/8 
  • Autofocus veloce e silenzioso
  • Vignettatura accentuata a f/1.8

Come ci si aspetta da una lente a focale fissa di fascia alta, l’ottica offre il massimo della sua nitidezza a f/8. A tutta apertura f/1.8 risulta invece molto nitida al centro garantendo un fantastico bokeh, ma solo quando si passa a f/2.8 si può notare un salto qualitativo, con la nitidezza che diventa molto più elevata su gran parte dell’immagine. Chiudendo il diaframma a f/8 si può notare come la nitidezza sia massima in tutto il frame bordi compresi, garantendo ai fotografi paesaggisti una capacità di catturare il dettaglio veramente alta.

Superando f/8 la nitidezza inizia a diminuire al centro il picco massimo è f/11 ma è possibile notare una perdità di qualità nella parte centrale della foto.

Il range di tolleranza per la nitidezza parte da f/1.8 a f/11, mentre per avere un’ottima nitidezza a seconda delle situazioni è necessario lavorare da f/2.8 a f/8.

Come normale che sia se si scatta a tutta apertura è presente una vignettatura abbastanza accentuata ai bordi che diminuisce se si chiude a f/2.8 fino a risultare quasi assente a f/4.

Data la sua natura da lente grandangolare è normale che sia presente distorsione a barilotto, data appunto dalla costruzione delle lenti e dalla lunghezza focale. 

La distorsione si può notare solo se si scatta parallelamente ad un muro bianco oppure ad alcuni elementi verticali,mentre l’aberrazione cromatica risulta quasi assente anche se si scatta a f/1.8 con soggetti ad alto contrasto.

Verdetto 

Sony FE 20mm f/1.8 G è la nuova lente presentata recentemente che riempie un vuoto presente nel mercato e da la possibilità agli utenti di poter acquistare un grandangolo luminoso spendendo meno delle varianti: 24mm f/1.4, 16-35 f/2.8 e 12-24 f/4.

È rivolta ad una vasta gamma di fotografi a partire dai paesaggisti arrivando fino a coloro che realizzano scatti per cerimonie nuziali. Sebbene sia costoso, il prezzo di questo grandangolo di fascia alta è giustificato dal suo autofocus molto veloce e silenzioso, dal design compatto, dalla costruzione molto solida e dall’ottima nitidezza con la maggior parte delle aperture.

La qualità dell’immagine è veramente molto alta e risulta ottima anche a tutta apertura fino a f/11 dando il meglio di sé a partire da f/2.8 fino a f/8 dove la nitidezza risulta omogenea in tutto il riquadro.

La messa a fuoco è veloce e silenziosa e l’anello di messa a fuoco restituisce una sensazione di precisione e accuratezza anche grazie al fatto che non ruoti all’infinito ma possieda un inizio e un fine corsa. Le impostazioni della ghiera del diaframma ad apertura multipla permettono di ampliare il pubblico a cui è rivolta questa lente, che da spazio sia ai fotografi che ai videomaker.

Infatti grazie alla propria costruzione è possibile installare un sistema di follow focus nel caso in cui si monti quest'ottica su un sistema rig per videomaker.

Sebbene il prezzo di lancio di €1,100 sia alto, il FE 20mm f/1.8 è uno degli obiettivi per sensori full frame più equilibrati presenti sul mercato, in grado di fornire la combinazione perfetta tra qualità dell'immagine, precisione costruttiva e un autofocus fenomenale. Ma soprattutto è piccolo, leggero, nitido e tagliente come un lama.

James Abbott

James Abbott is a professional photographer and freelance photography journalist. He contributes articles about photography, cameras and drones to a wide range of magazines and websites where he applies a wealth of experience to testing the latest photographic tech. James is also the author of ‘The Digital Darkroom: The Definitive Guide to Photo Editing’.