Recensione Sony Cyber-shot RX10 IV

È costosa, ma unica nel suo genere

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Prestazioni

  • Scatto a raffica 24fps 
  • Stabilizzazione dell'immagine a 5 assi 
  • Durata della batteria di 400 scatti 

Gli scatti a raffica da 14fps sull'RX10 III erano già impressionanti, ma quelli da 24fps della Sony RX10 IV collocano questo modello in una categoria a se stante per una fotocamera bridge, in grado di superare addirittura i 20fps raggiunti dall’Alpha A9. 

Potreste chiedervi se avete effettivamente bisogno di questo tipo di prestazioni (in caso contrario, la velocità di raffica può essere impostata su 10 e 3,5fps), in tal caso potete essere certi che la fotocamera sosterrà questa velocità per un massimo di 112 file raw o 249 JPEG, con AF e modalità di misurazione esposimetrica completa.

Anche l'EVF dell'RX10 IV non delude offrendo una visione nitida e chiara, mentre l'ampia gamma dinamica del display si adatta a tantissimi scenari. Nessun difetto anche per quanto riguarda il display posteriore: la risoluzione è buona così come anche i colori e i dettagli.

L'obiettivo 24-600mm f/2.4-4 ottiene prestazioni eccellenti in tutte le focali disponibili

L'integrazione del touchscreen è ben gradita, in particolare la funzionalità AF, ma Sony avrebbe potuto fare molto di più qui. Purtroppo non è possibile navigare nei menu tramite il touchscreen (il che risulterebbe davvero utile data la completezza di questi) o scorrere le immagini durante la revisione.

L'obiettivo 24-600mm f/2.4-4 impressiona, ottenendo prestazioni ottimali su tutta l’escursione dello zoom. Si nota un accenno di vignettatura quando l'obiettivo è completamente aperto, ma nel complesso si tratta di un obiettivo molto nitido se si considera la estesissima gamma focale che è chiamato  a coprire. 

Un'altra nota positiva è che il sistema di stabilizzazione dell'immagine incorporato SteadyShot di Sony è molto efficace e, con Auto ISO che consente di impostare una velocità dell'otturatore minima, è possibile personalizzare le impostazioni per garantire che le vibrazioni della fotocamera non rappresentino un problema. Siamo riusciti a scattare lentamente con 1/125 di secondo e ottenere comunque uno scatto nitido a 600mm.

La misurazione dell'RX10 IV ha fatto un buon lavoro con questa scena in parziale controluce

La misurazione dell'RX10 IV ha fatto un buon lavoro con questa scena in parziale controluce

Il sistema di misurazione dell'RX10 IV ha fatto un lavoro eccellente; anche in condizioni di illuminazione difficili ha lavorato piuttosto bene, inoltre anche il bilanciamento automatico del bianco della fotocamera è risultato essere molto preciso.

La durata della batteria si è leggermente ridotta se si considera l’RX10 III scendendo a 400 scatti per carica rispetto ai 420 del modello precedente; probabilmente a causa delle esigenze del processore di immagini.

Qualità dell'immagine

  • ISO 100-12.800, espandibile a 64-25.600 
  • Discreta gamma dinamica 
  • Buon controllo del rumore con ISO elevati 

Sony RX10 IV monta un sensore simile a quello dei modelli RX10 III e RX100 V e  non abbiamo avuto spiacevoli sorprese per quanto riguarda la qualità delle immagini. Per essere una fotocamera con sensore da 1 pollice, la RX10 IV è in grado di fornire alcuni scatti molto piacevoli anche aumentando gli ISO, mentre la gamma dinamica disponibile consente di recuperare una discreta quantità di dettagli nei file raw.

La risoluzione della RX10 IV è molto buona e dovreste riuscire a ottenere una discreta stampa A3 da un file, specialmente se scattate a ISO 800 o inferiore, dove il rumore dell'immagine è sempre ben controllato. Anche se superate questo valore di ISO (e siamo onesti, probabilmente lo farete), non avrete comunque nessun problema. Con i valori ISO a 1600 il rumore di colore inizia appena a comparire nelle aree d'ombra delle immagini, mentre con ISO 3200 ci sono accenni sia di rumore di colore che di luminanza (granularità). È, comunque, più che soddisfacente soprattutto se scattate in raw, poiché potete attenuare questi effetti in fase di post produzione. Noi non andremmo oltre il valore ISO 6400 permette anch'esso di  ottenere risultati accettabili, scendendo a compromessi per quanto riguarda le dimensioni di stampa.