Recensione Sony Cyber-shot RX10 IV

È costosa, ma unica nel suo genere

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Qualità costruttiva e maneggevolezza

  • Resistente a polvere e umidità 
  • Impugnatura comoda 
  • Pesa 1095 grammi 

Anche se state cercando una fotocamera bridge, Sony RX10 IV è piuttosto ingrombrante: con un peso di 1.095 grammi, fa sembrare leggere alcune reflex. Se si considera che Sony è riuscita a integrare un obiettivo da 24-600mm nel corpo, questa fotocamera sembra incredibilmente compatta per ciò che offre. Un teleobiettivo da 600mm f/4 Nikon, ad esempio, ha un peso di quasi quattro volte maggiore rispetto all’RX10 IV,e stiamo parlando del solo obiettivo. Certo, non è del tutto paragonabile ai modelli affini, ma vi fa apprezzare quanto sia eccezionale la soluzione multifunzione di questa fotocamera, a dispetto del suo ingombro.

Come si spera prendendo in considerazione una macchina fotografica avente questo prezzo, il risultato finale è molto buono. Il modello RX10 IV è realizzato con una miscela di lega di magnesio e policarbonato ed è resistente a polvere e ad umidità, mentre la generosa impugnatura consente di tenere saldamente in mano la fotocamera anche quando l'obiettivo è esteso. 

La disposizione dei comandi è praticamente la stessa dell'RX10 III, sebbene l'RX10 IV presenti un nuovo pulsante limitatore di messa a fuoco posizionato sul lato sinistro della fotocamera. Grazie a questo tasto potrete scegliere tra l'intera gamma di messa a fuoco dell'RX10 IV o optare per la soluzione da 3m all'infinito.

Il pulsante posteriore per la messa a fuoco può rivelarsi incredibilmente utile, soprattutto quando si ha a che fare con soggetti in movimento. Nonostante il modello RX10 IV, al contrario di alcune reflex premium, non presenti un pulsante dedicato,  è comunque possibile attivare l'AF della fotocamera con qualsiasi tasto: noi di TechRadar riteniamo che il pulsante AEL posizionato appena sotto la ghiera di comando posteriore sia certamente la scelta migliore.

L'ampio cilindro dell'obiettivo presenta tre anelli che controllano l'apertura, lo zoom e la messa a fuoco manuale. Se lo desiderate, potete anche eseguire lo zoom utilizzando l'interruttore a bilanciere che circonda il pulsante di scatto, mentre la ghiera del diaframma può disattivare i clic o essere impostata su intervalli di 1/3 di stop. 

Nel complesso, la maneggevolezza è ottima. I tasti di comando sono disposti in maniera logica, mentre il sistema di menu è stato perfezionato. Il modello presenta ancora moltissime opzioni, ma le impostazioni del video si trovano adesso in una sottosezione, per favorire una navigazione più semplice.

Autofocus

  • AF a rilevamento di fase a 315 punti 
  • 3 centesimi di secondo di velocità di messa a fuoco 
  • AF migliorato 

Il più grande aggiornamento della Sony RX10 IV rispetto alla RX10 III è l'arrivo dell'autofocus a rilevamento di fase sul sensore. E Sony non ha minimizzato nemmeno i punti AF, con un totale di 315 punti di rilevamento di fase che coprono il 65% del fotogramma. 

Poiché l'RX10 IV sfrutta lo stesso processore di immagini BIONZ X dell'ammiraglia Alpha A9 di Sony, gode anche del lusso di utilizzare gli stessi algoritmi di messa a fuoco automatica usati per il tracciamento della messa a fuoco come nella fotocamera mirrorless di punta di Sony. Questo è noto come tracking AF ad alta densità e concentra i punti AF attorno a un soggetto per migliorare il tracking e la precisione della messa a fuoco, Sony sostiene che anche i soggetti più imprevedibili dovrebbero essere catturati con facilità.

Sony ritiene che la velocità di messa a fuoco sia di soli 3 centesimi di secondo e durante l’utilizzo è difficile contestarlo: anche alla fine dell’escursione dello zoom di 600mm, le velocità di messa a fuoco sono molto rapide per i soggetti statici. 

Azionate RX10 IV con il sistema di messa a fuoco AF-C (o AF-A, una nuova modalità che Sony ha aggiunto che sceglierà tra AF-S e AF-C in base alla valutazione del movimento del soggetto) e continuate a stupirvi. In effetti, le prestazioni di tracciamento dell'RX10 IV sono a dir poco eccellenti: non abbiamo mai visto questo livello di prestazioni su una fotocamera bridge tale da metterebbe in imbarazzo alcune reflex avanzate.

Abbiamo scattato con il pulsante AEL programmato come comando della messa a fuoco del pulsante posteriore (e con il pulsante di scatto richiesto solo per attivare l'otturatore) e con Blocco AF: Modalità Spot flessibile M selezionata come nostra area di messa a fuoco. Proprio come abbiamo constatato con Alpha A9, una serie esorbitante di punti AF illumina il mirino mentre traccia il soggetto attorno alla cornice. La cosa veramente bella è che quando aggiungete il controllo AF del Touch Pad, che vi consente di regolare l'area AF attorno al display posteriore con la fotocamera vicino all'occhio, la messa a fuoco risulta semplice e veloce.

Per chi scatta molti ritratti, la tecnologia Eye AF di Sony fa esattamente come suggerisce il nome. All’attivazione la fotocamera si bloccherà sullo sguardo del soggetto da fotografare, manterrà la messa a fuoco e seguirà gli occhi per tutto il tempo in cui la modalità è attivata (si imposta tramite il pulsante centrale presente sul retro della fotocamera).