Recensione Fujifilm X100V

La migliore della sua specie

Fujifilm X100V
(Image: © Future)

Verdetto

Fujifilm X100V è la compatta perfetta nell’epoca degli smartphone, una fotocamera ideale per la fotografia urbana che proietta la serie X ad un livello mai raggiunto. Lo schermo inclinabile la rende molto versatile, il nuovo sensore, un ottimo autofocus e la presenza del mirino ne fanno una fotocamera perfetta da portare in viaggio. La lunghezza focale fissa potrebbe essere un limite per alcuni fotografi e il prezzo non è certo alla portata di tutti ma, del resto, Fujifilm X100V è la migliore compatta premium disponibile sul mercato.

Pro

  • +

    Schermo touch screen inclinabile

  • +

    Sensore e autofocus migliorati

  • +

    Mirino migliorato

  • +

    Immagini nitide

  • +

    Video in 4K

Contro

  • -

    Necessita di un filtro per l'impermeabilità

  • -

    Prezzo elevato

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Fujifilm X100V è una compatta premium con una genetica d’eccellenza; questa fotocamera appartiene alla famiglia X100 introdotta dall’azienda nel 2011 e si caratterizza per un design vintage ispirato agli anni ‘50, oltre che per una costruzione premium.

A lungo questa serie è stata considerata la regina tra le compatte. Perché? La risposta va cercata nei cinque fattori che la rendono unica: lo stile retrò, l'ottima portabilità, il grande sensore APS-C, un mirino ibrido davvero unico nel suo genere e una lente fissa da 23mm con apertura f/2. Messe insieme, queste caratteristiche hanno reso la serie X100 estremamente popolare tra i fotografi di viaggio.

Questa tradizione viene ripresa ottimamente da Fujifilm X100V, con l’aggiunta di alcuni significative novità. Tra queste c’è un display touch screen inclinabile (per la prima volta su un modello della serie X100) e una nuova lente. All’interno ci sono grandi novità, come il nuovo sensore APS-C X Trans CMOS 4 da 26.1MP, un autofocus migliorato e la possibilità di registrare video in 4K/30p.

Queste aggiunte saranno sufficienti a rendere la X100V popolare quanto i modelli precedenti? C’è davvero bisogno di comprare una compatta vista l’alta qualità delle fotocamere che si trovano sui più recenti smartphone? La risposta ad entrambe le domande è sì, a patto che sappiate cosa state acquistando.

Fujifilm X100V

(Image credit: Future)

Fujifilm X100V data d’uscita e prezzo 

  • Fujifilm X100V costava €1.530 al momento del lancio 
  • É disponibile nelle colorazioni Silver e Black 
  • Alcuni venditori la propongono con un kit per la resistenza ai fattori ambientali compreso nel prezzo 

Fujifilm X100V è disponibile in due versioni, Silver e Black. Entrambe costano 1.530 euro, lo stesso prezzo di lancio della X100F presentata nel 2017. Tuttavia, al momento è possibile acquistarla a circa 1.200 euro.

Alcuni venditori includono nel prezzo un kit per la resistenza ai fattori ambientali, che comprende un anello adattatore AR-X100 e un filtro protettivo PRF-49. Il corpo di X100V è già resistente alle intemperie, ma questi accessori lo rendono sicuro anche nelle situazioni climatiche più avverse.

Il kit in questione ha un costo di circa €130, anche se comprandolo con la fotocamera (qualora non fosse incluso) viene venduto a circa €50.

Costruzione 

  • Il nuovo touch screen inclinabile si posiziona a filo con il retro della fotocamera 
  • Il corpo macchina è dotato di piastre di alluminio che circondano un telaio in lega di magnesio 
  • Manca il D-pad e per navigare il menù è necessario usare il Joystick o le funzioni touch

X100V è tanto bella in foto quanto dal vivo; costa molto, è vero, ma tenerla in mano da una sensazione fantastica ed è facile percepirne la qualità costruttiva. In effetti non ha degne rivali in termini di estetica, fatta eccezione per i modelli più minimalisti come Leica Monochrom M.

Se siete dei fotografi alle prime armi, questo modello potrebbe intimidirvi a causa del gran numero di tasti di cui dispone e del singolare selettore che consente di regolare sia la sensibilità ISO che la velocità dell’otturatore. Una delle peculiarità di X100V è senza dubbio la sua grande flessibilità creativa in un formato così compatto. Ovviamente potete scegliere  di usarla come “punta e scatta” in modalità automatica, ma sarebbe come comprare una Gibson Les Paul per suonare tre accordi.

La cosa che ci fa impazzire di questa X100V è come Fujifilm sia riuscita ad aggiungere nuove funzioni senza compromettere la compattezza della fotocamera. Un esempio pratico di quanto appena detto è il display inclinabile, talmente ben posizionato sul retro della fotocamera che risulta difficile accorgersi della sua presenza.

Lo schermo inclinabile è un must per chi si occupa di street photography, in quanto  consente di scattare al di sotto o al di sopra della testa ottenendo inquadrature impossibili da realizzare con i precedenti modelli della serie X100 o con un comune smartphone. Se siete dubbiosi sul fatto che lo schermo possa risultare in una maggiore fragilità della fotocamera state tranquilli, la struttura è solida e non abbiamo mai avuto problemi in tal senso.

Tra le scelte che abbiamo apprezzato meno c’è senza dubbio la rimozione del D-pad presente sui precedenti modelli. Questi avevano la funzione di dare l’accesso rapido alle opzioni video e alle modalità di messa a fuoco automatica. Tra l'altro il D-pad era particolarmente comodo da usare in caso si volesse scattare con il mirino.

Il display touch di X100V supporta le gesture presenti nel software Fujifilm, che consentono di “swipare” in 4 direzioni per selezionare i menu (anche se è impossibile farlo in caso si indossino dei guanti). Il tasto Q riesce solo in parte a compensare questa mancanza.

A conti fatti, X100V ha dimensioni e peso simili alla più economica Fujifilm X-A7. La differenza principale tra i due modelli è che X-A7 non dispone del mirino ma consente la sostituzione delle ottiche. Senza dubbio, questo modello offre un miglior rapporto qualità prezzo rispetto alla nuova X100V, ma la sua costruzione in plastica non ha nulla a che fare con i materiali premium che compongono il corpo di X100V. Questa fotocamera è un vero piacere da tenere tra le mani e, una volta provata, non potrete fare a meno di utilizzarla ad ogni occasione.

L’ultima aggiunta degna di nota è il nuovo anello per la selezione dei valori ISO. Per modificare la sensibilità dovrete sollevare l’anello che circonda il tasto per regolare la velocità dell’otturatore che, in questa versione, rimarrà sollevato piuttosto che tornare al suo posto come su Fujifilm X-Pro3. Si tratta di una piccolezza, ma rende la funzione più intuitiva per chi ama scattare in manuale.

Prestazioni

  • X100V combina un nuovo sensore da 26.1MP con il più recente processore X-Processor 4 
  • Il mirino ibrido ha una risoluzione da ben 3.69 milioni di punti 
  • Le riprese video sono passate da 1080p a 4K/30p 

Con X100V, Fujifilm ha fatto due grandi passi in avanti rispetto alla precedente X100F, aggiungendo una nuova lente da 23mm F/2 e un autofocus migliorato grazie al supporto del nuovo processore X-Processor 4.

L’ottica fissa ha conservato la stessa lunghezza focale e la medesima apertura rispetto alla precedente X100F ma, come sottilinea Fujifilm, il nuovo modello è passato da uno a due elementi asferici. Questa aggiunta, di norma, porta ad una maggiore risoluzione riducendo al contempo la distorsione dell’immagine.

In termini pratici, pur non avendo una X100F con cui confrontarla, Fujifilm X100V ha prodotto delle immagini molto nitide al centro, anche scattando al massimo dell’apertura. Uno dei problemi principali della X100F era proprio la morbidezza che si palesava scattando a f/2, particolarmente visibile negli scatti da vicino. Per ovviare al problema si era costretti a ridurre l’apertura a f/2.8 o f/4.

Con X100V la mancanza di definizione è stata parzialmente risolta; la distanza di messa a fuoco minima rimane di 10cm, ma con il nuovo modello si può lasciare l’apertura a f/2 per ottenere degli ottimi scatti con effetto bokeh.

La flessibilità di X100V è supportata al meglio dall'ottimo autofocus. Durante i nostri test lo abbiamo confrontato con quello di una Fujifilm X-T3 equipaggiata con un’ottica da 23mm f/2 riscontrando un lieve divario prestazionale. La messa a fuoco automatica di Fujifilm X100V non è riuscita ad eguagliare le prestazioni della X-T3 scelta per il confronto, dimostrandosi più lenta e rumorosa oltre a soffrire maggiormente la mancanza di luce.

La differenza non è particolarmente marcata e X100V riesce a mettere a fuoco molto bene dando una certa sicurezza al fotografo. Il riconoscimento di volto e occhi è rapido e affidabile quando si tratta di ritrattistica e persino con soggetti in movimento il sistema di messa a fuoco continua si è dimostrato validissimo.

Pur trattandosi di una compatta con ottica fissa  f/2, le prestazioni generali della messa a fuoco automatica sono davvero incredibili. Non fraintendiamoci, X100V non è una fotocamera sportiva, ma ha un buon sistema AF in grado di catturare le immagini con precisione e rapidità. Usando una scheda SDHC UHS-II con velocità di scrittura da 250MB/s si raggiungono valori di poco inferiori agli 11fps dichiarati (circa 10fps), mentre il buffer si riempie intorno ai 40 file JPEG che diventano 20 in caso si scatti in Raw.

L’altra novità rispetto alla linea X100 è la resistenza ai fattori atmosferici. Va specificato che non si tratta di una tropicalizzazione completa, visto che la lente si muove di alcuni millimetri per mettere a fuoco rendendo l’isolamento parziale. Tuttavia il resto del corpo è resistente alle intemperie e alcuni venditori forniscono un kit per la resistenza ai fattori atmosferici compreso con la fotocamera, che include un adattatore AR-X100 e un filtro PRF-49.

Ci siamo sentiti sempre a nostro agio scattando sotto la pioggia leggera senza il suddetto kit, anche se per tutto il tempo abbiamo avuto il copri obiettivo a portata di mano.

Altre due novità molto gradite introdotte da Fujifilm sono il mirino e l’autonomia aumentata. Come Fujifilm X-Pro3, questa fotocamera ha un mirino ibrido che consente di scegliere tra la modalità EVF (mirino elettronico) e il più classico OVF (mirino ottico).

In entrambi i casi è possibile controllare i valori di esposizione a lato, anche se è possibile disattivarli con il tasto “disp/back”. Il mirino ottico migliora il livello di ingrandimento di 0.52x, anche se il dato sorprendente riguarda la modalità EVF estremamente nitida grazie a una risoluzione da 3.69 milioni di punti e un ingrandimento da 0.66x, valori molto elevati per una compatta.

Infine, anche l’autonomia è migliorata rispetto ai precedenti modelli della serie X100. Stando allo standard CIPA, che di solito fornisce stime al ribasso, X100V può scattare 350 foto con una sola carica, un buon valore rispetto ai 270 scatti di X100F. In termini pratici la fotocamera consente di scattare con una buona intensità per un periodo di tempo di circa cinque ore. Ovviamente conviene portare sempre con se una batteria di riserva o un caricatore portatile, visto che X100V può essere ricaricata anche tramite una porta USB-C. 

Qualità dell'immagine

  • Qualità dell’immagine eccellente con colori realistici e un buon livello di dettaglio
  • Rumore controllato anche a ISO 6400 
  • Ottime capacità video, anche se il treppiede risulta fondamentale per la stabilizzazione 

X100V è equipaggiata con il più recente sensore APS-C 26.1MP X-Trans IV di Fujifilm, il medesimo che si trova sui modelli X-Pro 3 e X-T4.

La qualità delle immagini JPEG è stata a lungo uno dei punti di forza di Fujifilm e X100V non fa eccezione; gli scatti hanno colori accurati e realistici con un’esposizione sempre ottimale. La fotocamera dispone anche di una serie di filtri che ricreano alla perfezione la resa cromatica di altri modelli Fujifilm. 

Tra questi troviamo ad esempio “Classic Neg”, che garantisce un look vintage ed è ideale per fotografare oggetti metallici; in generale questa collezione di filtri è ideale per chi vuole dare un tocco unico alle proprie immagini senza spendere troppo tempo in post produzione. Per i nostri test con X100V abbiamo usato la modalità “Fine + Raw”, che consente di scegliere tra i suddetti filtri JPEG mantenendo comunque il file Raw come backup.

Osservando i file Raw prodotti dalla fotocamera gli scatti effettuati ad elevati livelli di sensibilità ISO risultano impressionanti. Le foto sono chiare e prive di rumore fino a ISO 3200, valore al quale riescono ad offrire dettagli accurati e un’ottima gamma dinamica. Anche scattando a ISO 6400 e ISO 12800 non si incontrano particolari problemi, fatta eccezione per un ovvio aumento del rumore nel colore. Ciò significa che X100V non vi lascerà mai a piedi anche in condizioni di scarsa luminosità.

Fujifilm X100V è una di quelle fotocamere nelle quali non ha senso separare la qualità dell’immagine dall’esperienza di scatto nel suo complesso. Questo perchè la qualità delle foto che produce è influenzata tanto dalla lente a focale fissa quanto dal livello di elaborazione del sensore. Se non avete mai acquistato una fotocamera della serie X100 è importante che siate certi di poter fare a meno delle ottiche intercambiabili, accontentandovi di scattare con una lunghezza focale fissa. Questa scelta, da un lato metterà in risalto le vostre doti creative, dall’altro potrebbe limitarvi in determinate situazioni.

Detto ciò, lo schermo inclinabile fa una grande differenza in termini di utilizzo, consentendo scatti altresì impensabili, come ad esempio quelli al di sopra dell’altezza della testa.

Fujifilm X100V non rappresenta una prima scelta per i videomaker, ma l’abbiamo comunque testata anche con le immagini in movimento. La fotocamera si è dimostrata ben al di sopra delle nostre aspettative, sia in termini di qualità sia per le funzioni di cui dispone, anche se, in parte, gli aspetti positivi devono fare i conti con alcune inevitabili limitazioni pratiche.

Tra gli aspetti positivi ci sono la possibilità di registrare video in 4K/30p (con una durata massima di due minuti per clip) e l’ottimo sistema Eterna di Fujifilm, ideale per i video. Sulla fotocamera è anche presente un ingresso per jack audio da 2,5mm che con un adattatore (non incluso) consente di collegare microfoni con uscita standard da 3.5mm.

Tuttavia, la mancanza di uno stabilizzatore d’immagine la rende scomoda per attività come il vlogging, costringendo all’uso di un gimbal o di un treppiede per evitare le riprese mosse.

Se avete tutto l’occorrente potrete persino inviare un segnale 10-bit 4:2:2 ad un registratore esterno, anche se, realisticamente, chi possiede una X100V difficilmente opterà per questo metodo. Ci è dispiaciuto notare che il filtro ND interno, che viene sfruttato dalla fotocamera quando si scatta in piena luce ad una velocità superiore a 1/4000, non sia disponibile in modalità video.

Verdetto finale

Fujifilm X100V è la migliore compatta del suo genere, una fotocamera ideale per la fotografia urbana in grado di produrre ottime immagini, a patto che se ne sappiano sfruttare al meglio le caratteristiche.

Non è una fotocamera tuttofare che eccelle nel cosiddetto punta e scatta, oltre ad avere una lunghezza focale fissa di 23mm che per alcuni potrebbe risultare un limite insormontabile. Del resto, proprio la presenza di una focale fissa potrebbe rivelarsi ottima per chi viaggia molto e non vuole portare con sé obiettivi ingombranti che, spesso, costringono a portare in spalla pesanti borsoni per lunghi periodi di tempo.

Se vi inquadrate maggiormente nella seconda tipologia di utenti, questa X100V potrebbe regalarvi grandi soddisfazioni. Lo schermo inclinabile la rende molto più versatile rispetto ai precedenti modelli, la nuova lente unita al nuovo sensore APS-C produce immagini eccellenti e la resistenza ai fattori ambientali ne fa un’ottima fotocamera da portare sempre con sé, anche se consigliamo di acquistare l’apposito filtro per renderla completamente impermeabile. In generale, si tratta di una fotocamera incredibilmente divertente da utilizzare.

Molti possessori di modelli della serie X100 si ritrovano a sfruttare queste fotocamere più spesso delle loro fotocamere principali, semplicemente perché sono leggere, compatte e comode da portare in giro. Il prezzo è alto, ma Fujifilm X100V riesce a garantire risultati migliori di qualsiasi altra compatta a lente fissa che abbiamo testato finora.

La concorrenza

Mark Wilson
Senior news editor

Mark is TechRadar's Senior news editor. Having worked in tech journalism for a ludicrous 17 years, Mark is now attempting to break the world record for the number of camera bags hoarded by one person. He was previously Cameras Editor at both TechRadar and Trusted Reviews, Acting editor on Stuff.tv, as well as Features editor and Reviews editor on Stuff magazine. As a freelancer, he's contributed to titles including The Sunday Times, FourFourTwo and Arena. And in a former life, he also won The Daily Telegraph's Young Sportswriter of the Year. But that was before he discovered the strange joys of getting up at 4am for a photo shoot in London's Square Mile.