Recensione Apple AirPods (2019)

Cosa c’è veramente di nuovo negli AirPods (2019) di seconda generazione?

Apple AirPods (2019)
Apple AirPods (2019)

Verdetto

Gli Apple AirPods (2019) hanno alcune novità utili come la ricarica wireless e un pairing più veloce, ma non ci sono miglioramenti davvero rilevanti rispetto al modello precedente. Vale la pena di prenderle in considerazione se state cercando i vostri primi auricolari wireless, ma se avete già le AirPods di prima generazione non vale la pena di cambiarle.

Pro

  • +

    Pairing più veloce

  • +

    Ricarica wireless

  • +

    Comando “Hey Siri” sempre disponibile

Contro

  • -

    La custodia ricarica wireless si paga a parte

  • -

    La qualità audio non è cambiata

  • -

    Design identico ai modelli precedenti

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Tutti ci aspettavamo che gli AirPods (2019) fossero una nuova rivoluzione, con finitura impermeabile e cancellazione del rumore attiva (ANC). Invece Apple si è limitata ad aggiornare i suoi famosi auricolari true wireless aggiungendo il pur interessante chip H1 e la ricarica wireless. 

Qualcuno potrebbe trovarla una scelta deludente, ma il chip H1 migliora la connettività e l’autonomia, e permette l’attivazione vocale tramite il comando “Hey Siri”. C’è anche la nuova custodia con ricarica wireless, che usa lo standard Qi ma che andrà comprata separatamente, aumentando la spesa totale. 

Ma quindi, la seconda generazione delle AirPods è all'altezza delle aspettative? E soprattutto, vale ancora la pena acquistarle ora che sono uscite le nuove AirPods 3?

AirPods (2019): prezzo e disponibilità

Le Apple AirPods sono disponibili tramite il sito Apple e diversi rivenditori online. Le sole cuffiette con la custodia standard (dotata di batteria e ricarica via cavo) costano 179 euro. La sola custodia con ricarica wireless costa invece 89 euro, ma se siete sicuri di volerla si risparmia qualcosina prendendo il pacchetto completo a 229 euro. 

I prezzi citati sono quelli ufficiali praticati da Apple, ma su altri siti potreste facilmente trovarne di più bassi. 

Sono prezzi piuttosto sostenuti per un paio di auricolari, per quanto di buona qualità. Se cercate una valida alternativa, però, ci sono anche prodotti meno costosi come le Xiaomi Mi Airdots PRO, che costano meno di 90 euro e hanno un eccellente rapporto qualità prezzo. Oppure le Optoma NuForce BE Free5, che sono ottime e si trovano a meno di 100 euro.

Apple AirPods 2019

Image Credit: TechRadar

AirPods (2019): design

Non ci sono grandi differenze tra il design delle nuove AirPods (2019) e il modello precedente. L’auricolare vero e proprio è collegato a un “bastoncino” che esce dall’orecchio, e anche se si potrebbe pensare diversamente sono molto stabili una volta indossate. La nuova custodia ha un piccolo LED davanti, che permette di sapere quanto sono cariche le AirPods senza doverle estrarre. 

La custodia e la sua batteria offrono 20 ore di autonomia, oltre alle cinque delle AirPods stesse. Sono gli stessi valori del modello originale. Secondo Apple però la nuova generazione offre “3 ore di conversazione con una sola ricarica”, mentre con le AirPods originali erano solo due ore. Un miglioramento possibile grazie al chip Apple H1, integrato nelle nuove AirPods - ci torneremo più avanti. 

La ricarica della custodia è molto veloce - siamo passati dal 25% al 100% in un’ora - e segnala con precisione la carica delle cuffie. 

Il nuovo sistema di ricarica wireless significa che si può caricare la custodia, ed eventualmente le AirPods all’interno, tramite qualsiasi supporto compatibile con lo standard Qi. Une bella comodità, e se avete le AirPods originali potete comprare separatamente la nuova custodia.

Apple AirPods 2019

Image Credit: TechRadar

È interessante il fatto che Apple non abbia ritoccato il design delle cuffie stesse, nonostante nel 2016 molti lo trovarono ridicolo. Così come è interessante il fatto che esistono altri auricolari True Wireless che sono esteticamente più riusciti, o più eleganti, come i B&O Beoplay E8 Wireless, o anche Samsung Galaxy Buds

Un altro punto critico del primo modello era l’assenza di adattatori in silicone, che in genere sono presenti in tre misure, nella confezione. Apple ha confermato questa scelta. 

Ciò nonostante le AirPods sono comode e piuttosto stabili, ma probabilmente non le useremmo per correre o fare sport in genere, per paura che cadano. 

Come con altri prodotti Apple, il design delle AirPods si è velocemente guadagnato lo status di “iconico”. E si potrebbe dire che il primo modello favorì la diffusione degli auricolari wireless, che oggi sono un prodotto piuttosto comune, con molti marchi presenti sul mercato.

Apple AirPods 2019

Image Credit: TechRadar

AirPods (2019): caratteristiche e prestazioni

Il dettaglio più importante delle AirPods (2019) è una migliore connettività, possibile grazie al chip Apple H1, che sostituisce il W1 delle AirPods di prima generazione. 

Il pairing era già piuttosto veloce con le AirPods di prima generazione, ma lo è ancora di più con il nuovo modello. Se usate un iPhone appare un messaggio a schermo che propone di abbinare i nuovi auricolari, non appena si apre la custodia di ricarica. Se gli auricolari sono già abbinati, invece, sull’iPhone comparirà una nuova icona che riporta la carica della loro batteria. 

Il chip H1 inoltre permette di attivare Siri semplicemente dicendo “Hey Siri”. Potrete usarlo per avviare chiamate, cambiare canzone o altre azioni, tutto senza mettere mano al telefono. 

Nella nostra prova, questa funzione si è dimostrata stabile e affidabile. Il microfono integrato nelle AirPods (2019) ha un’ottima ricezione, e riconosce i comandi anche in ambienti rumorosi.

Apple AirPods 2019

Image Credit: TechRadar

In alternativa, si possono impostare le AirPods affinché attivino Siri toccandole con il classico “doppio tap”. Dal telefono, i controlli touch si possono configurare per controllare la riproduzione musicale oppure li si possono disabilitare del tutto. Ognuno dei due auricolari si può impostare per eseguire una sola azione al doppio tap. 

Abbiamo provato le AirPods (2019) insieme a un iPhone SE, ma le abbiamo messo alla prova anche con lo Huawei Mate 20. Con Android non ci sono tutti gli automatismi che si hanno usando un iPhone, ma l’abbinamento è comunque molto rapido - basta tenere premuto l’apposito pulsante dietro alla custodia e diventeranno visibili nel menu Bluetooth del telefono. 

Secondo Apple grazie al chip H1 “le AirPods rendono fino a due volte più veloce il passaggio tra dispositivi” e “sono il 50% più veloci nel trasferire una chiamata verso le AirPods” e “hanno una latenza inferiore del 30% con i giochi”. 

Abbiamo usato le AirPods (2019) con molti giochi per iOS, e in effetti non abbiamo notato problemi di latenza. L’esperienza è stata del tutto positiva anche con le chiamate, e la qualità audio era genericamente buona.  

I concorrenti più agguerriti sono i Samsung Galaxy Buds 

In termini di qualità audio, non cambia nulla rispetto alle AirPods di prima generazione. Il suono è piuttosto potente ma può risultare un po’ arido a causa di frequenze alte non abbastanza presenti. I bassi ci sono invece, ma non sono i migliori auricolari che si possano scegliere da questo punto di vista.

Apple AirPods 2019

Image Credit: TechRadar

Abbiamo ascoltato Sawdust and Diamonds di Joanna Newsom, e la chiarezza della voce di ha impressionati. Similmente, però, i bassi ci hanno relativamente delusi, e le frequenze alte erano un po’ metalliche. 

Abbiamo notato le stesse cose con Let’s Stay Together di Al Green; le frequenze medie erano piene e dettagliate, ma gli ottoni e i legni più alti tendevano a coprire il resto. 

Le AirPods (2019) se la sono cavata un po’ meglio con No Surprises dei RadioHead. La chitarra acustica aveva un suono caldo e ricco, mentre lo xilofono completava bene le percussioni con una resa cristallina. Anche in questo caso la voce suonava molto bene, con una tonalità morbida e pulita. Gli auricolari Apple però non riescono a riprodurre i bassi bene come alcuni concorrenti. 

Le nuove AirPods (2019), quindi, offrono una qualità sonora del tutto simile - per non dire la stessa - del modello originale. Le voci con frequenze medie sono rese molto bene, ma le frequenze più basse sono latitanti e gli alti a volte troppo metallici. 

Apple AirPods 2019

Image credit: TechRadar

AirPods (2019): verdetto

A parte la custodia con ricarica wireless (che va pagata a parte) le nuove AirPods (2019) non sono un grande aggiornamento rispetto al modello precedente. Certo, l’abbinamento è più veloce e si può dire “Hey Siri” per fare molte cose, ma Apple non ha affrontato le criticità principali del primo modello: la qualità audio e il design. 

Inoltre le AirPods (2019), se considerate insieme alla custodia wireless, sono molto costose rispetto a concorrenti come i Samsung Galaxy Buds o le Xiaomi Mi Airdots Pro.

Senz’altro, se però avete delle vecchie AirPods che ormai sono da buttare, o volete degli auricolare True Wireless da usare con un iPhone, le AirPods (2019) possono essere una tra le migliori opzioni. Magari senza prendere la costosa custodia wireless. 

Valerio Porcu

Valerio Porcu è Redattore Capo e Project Manager di Techradar Italia. È da sempre ossessionato dai gadget e dagli oggetti tecnologici che cambiano la nostra vita quotidiana, e dai primi anni 2000 ha deciso di raccontarla. Oggi è un giornalista con anni di esperienza nel settore tecnologico, e ha ancora la voglia di trovare le chiavi di lettura giuste, per capire davvero in che modo la tecnologia può rendere migliore la nostra vita quotidiana.