Windows 11, TPM obbligatorio? Sì ma anche no, a queste condizioni

Windows 11
(Image credit: Microsoft)

Ci sono stati molti commenti riguardo ai requisiti minimi di Windows 11, e sicuramente non tutti sono contenti del fatto che sia obbligatorio avere un modulo TPM. Farà ancora più discutere, quindi, sapere che in verità il TPM non è tra i requisiti minimi di Windows 11.

Almeno non per tutti, perché pare che i produttori di computer (OEM, una sigla che include aziende come Lenovo, Acer, Dell e e così via) potranno installare o aggiornare a Windows 11 anche su macchine senza TPM.

Cosa vuolTPM?

Il TPM è un chip a parte, in un PC, che gestisce la sicurezza dei dati. Essendo separato dall'altro garantisce una maggiore sicurezza, e se vi dovessero rubare il PC accedere alle informazioni sul disco sarebbe molto più difficile. 

Questo chip è presente su praticamente tutte le motherboard ma in genere è disabilitato, e per questo alcuni computer potrebbero sembrare incompatibili con Windows 11. Anzi, Microsoft aveva già provato a fare la stessa cosa con Windows 8, salvo poi tornare sui propri passi dopo alcune accese lamentele da aparte dei produttori.

Oggi però TPM è molto diffuso e i problemi saranno molti di meno. 

Puoi farne a meno, a una condizione

In ogni caso c'è un documento di Microsoft dove l'azienda lascia intendere che sì, è possibile usare Windows 11 anche senza TPM 2.0, in certi casi. Ma il produttore (OEM) dovrà fornire a Microsoft una valida ragione.

"Dietro approvazione di Microsoft" si legge sul documento, "i sistemi OEM con scopi speciali, quelli commerciali gli ordini personalizzati e quelli creati per immagini dei clienti non devono avere il supporto TPM abilitato obbligatoriamente". 

Solo il tempo ci dirà se questa pratica diventerà una cosa diffusa o resterà relegata a qualche caso particolare. Purtroppo, finora, la comunicazione di Microsoft non è stata un granché, su questo dettaglio. Speriamo che con la beta pubblica le cose migliorino. 

 Via Windows Latest

Valerio Porcu

Valerio Porcu è Redattore Capo e Project Manager di Techradar Italia. È da sempre ossessionato dai gadget e dagli oggetti tecnologici che cambiano la nostra vita quotidiana, e dai primi anni 2000 ha deciso di raccontarla. Oggi è un giornalista con anni di esperienza nel settore tecnologico, e ha ancora la voglia di trovare le chiavi di lettura giuste, per capire davvero in che modo la tecnologia può rendere migliore la nostra vita quotidiana.